Simeri Crichi, Giuseppe Nicola Pugliese uccide il cognato Giovanni Canino

Ancora in Calabria delitti per banalità. A Rizziconi tre morti ammazzati per schiamazzi; a Seminara una vittima per il fumo del panificio e ora a Simeri Crichi un altro morto per una questione di confini. I due stavano discutendo quando improvvisamente l’ottantenne ha estratto un coltello ed ha colpito il cognato e la moglie in diverse parti del corpo. Giuseppe Nicola Pugliese ha colpito il congiunto con due fendenti all’addome e uno alla gamba. Il ferito è stato soccorso, ma è morto durante il trasporto in ospedale, la moglie è rimasta lievemente ferita. L’ottantenne, che pare soffrisse di crisi depressive, è stato arrestato con l’accusa di omicidio.

L’omicida ha 80 anni. Pugliese ha colpito in diverse parti del corpo con un coltello da cucina il cognato, Giovanni Canino, di 75 anni, che è morto mentre veniva trasportato in ospedale. L’omicidio è avvenuto mentre Canino stava comprando della frutta da un commerciante ambulante. Richiamata dalle urla dei presenti è sopraggiunta la moglie di Canino, S.a., 74 anni, che, tra l’altro, in quel momento si trovava a casa dell’assassino. Pugliese ha colpito anche lei, quindi è stato bloccato. Le condizioni della donna sono gravi, ma non sarebbe in pericolo di vita. Pugliese aveva sposato la sorella di Canino; le famiglie abitavano vicine e pare che in passato ci fossero stati alterchi per questioni di confine e familiari.