Seminara, futili motivi dietro l’omicidio di Aldo Giuseppe Ciappina

La Piana di Gioia Tauro in poche ore si caratterizza per quattro morti ammazzati, ben tre nella strage di Rizziconi, uno a Seminara. Il fattore “inquietante” è che alla base dei delitti, ci sarebbero banali discussioni e a morire sono state persone per bene, non delinquenti. Ci sarebbe stata una lite di vicinato all’origine dell’omicidio di Aldo Giuseppe Ciappina, il fornaio ucciso contre colpi di fucile ieri sera.

Aldo Giuseppe Ciappina era incensurato e considerato da tutti, in paese, una persona onesta, ed anche l’arma utilizzata, un fucile caricato a pallini, fa escludere l’ipotesi di un omicidio legato alla criminalità. L’uomo è stato ucciso poco dopo le ore 20:00 mentre, a piedi, stava raggiungendo la sua abitazione. Al delitto non avrebbero assistito testimoni.

Tanta gente si è diretta verso la traversa che conduce alla strada provinciale per Palmi. Alcune persone hanno steso un lenzuolo per coprire il corpo senza vita del panettiere, disteso accanto allo sportello del suo automezzo. Il delitto ha suscitato enorme commozione tra la popolazione, rimasta incredula per la tragica fine di Pino, così era chiamato da tutti il fornaio. Conosciuto e stimato profondamente per le sue qualità morali e per il suo buon cuore, Pino Ciappina, non lesinava mai un aiuto a tutti. Sono in tanti a ricordare la sua affabilità, il suo sorriso, la sua voglia di vivere. Panettiere da sempre, Ciappina viene ricordato dai suoi coetanei come colui che anteponeva il lavoro al divertimento. Aveva cominciato a lavorare fin dall’età di dieci anni e sapeva bene come “sa di sale il pane altrui”.