Miss Italia, addio bikini torna costume intero anni ’50

“Con questa tipologia di costume – afferma la patron Patrizia Mirigliani – ci riferiamo alla bellezza classica e a quella degli anni ’50, dei miti femminili, che ancora oggi ricordiamo e prendiamo ad esempio. E’ un lavoro realizzato tutto al femminile, con la responsabile dei quadri moda del programma Simona Cagnoni e con la costumista Maria Baiocco. Sto già pensando per il prossimo anno ad un tessuto eco-compatibile per sollecitare le mie ragazze a indirizzarsi verso il tema dell’ecologia”.

In linea con la sobrietà e maggior dignità dell’immagine femminile che sta tanto a cuore al nuovo presidente della Rai, Anna Maria Tarantola, il concorso, che apre la stagione di Rai1, con due serate in diretta il 9 e la finalissima il 10 settembre, condotte da Fabrizio Frizzi, punta dunque alla bellezza interiore, oltre a quella esteriore, anche nella scelta delle ospiti, a partire da Tara Gandhi. La nipote del Mahatma sarà la protagonista di un incontro il 22 agosto prossimo a Montecatini con le 230 aspiranti Miss, a cui parteciperà anche Carla Fracci.

“Il concorso è sempre uscito con una bella immagine femminile ma oggi più che mai non ci sarà proprio il bikini. Condivido la posizione della presidente Tarantola e credo ci sia la necessità di dare una virata nel modo di porsi delle ragazze giovani che è molto omologato. Anche il pubblico web che ci segue dice che il bikini sarebbe fuori luogo” sottolinea la Mirigliani. Con l’atteso arrivo di Tara Gandhi, classe 1934, “ribadiamo un concetto di bellezza interiore oltre che esteriore, di spiritualità. Per le 230 ragazze che vengono da tutta Italia incontrarla sarà un grande arricchimento. All’incontro ci sarà anche Carla Fracci” annuncia.

La patron del concorso spera anche che possa essere presidente della giuria della finale Jane Fonda. “Non ha ancora confermato ma sono in corso le trattative. E’ stata una donna di quelle che hanno saputo invecchiare bene, una donna che ha fatto rivoluzioni, che si è data da fare. Avrei voluto anche Rita Levi Montalcini, bella, di carisma, personalità, che ha fatto grandi cose nel sociale, ma è un sogno”.

Fra tutte queste donne avremo “un Frizzi rinnovato, ironico. Quest’anno siamo tornati a 101 finaliste ed è il numero giusto come diceva mio padre. Condurre Miss Italia non è facile perché il conduttore é al servizio della valorizzazione delle ragazze. Noi ragioniamo su un concetto di naturalezza. Miss Italia – conclude Patrizia Mirigliani – è un modello democratico di bellezza, che deve piacere a tutti, non la vamp”.