Marcinelle dichiarata patrimonio dell’Umanità, grande soddisfazione delle Acli d’Abruzzo

Le Acli, il Patronato Acli  e anche l’US Acli  in Abruzzo, impegnati da anni, in modi diversi ma complementari nell’ambito dell’emigrazione degli Abruzzesi nel mondo, hanno accolto con grandissima soddisfazione la notizia  della decisione del comitato Unesco riunito a San Pietroburgo ai primi di luglio 2012, di includere le miniere belghe nella lista dei beni “patrimonio dell’umanità”. Particolare soddisfazione  espressa dai dirigenti e soci della Società sportiva US Acli “Spiga D’Oro by Palladini G.“ di Morro D’Oro, in provincia di Teramo, costituita  negli anni ’80, da ex minatori  in Belgio e fondatori  del locale “Museo del  Lavoro nella ex miniera Bois du Cazier – Marcinelle”. Come noto la proposta risalente ad ottobre del 2011 riguardava le miniere di Gran –Hornu,Bois du Luc, Bois du Cazier e Blegny-Mine. Tra queste Bois du Cazier che, è bene ricordarlo, doveva diventare un supermercato – un rischio sventato per l’ostinata opposizione di ex minatori – e testimonia  un pezzo di storia  di emigrazione italiana molto importante. Infatti l’8 agosto 1956, in seguito ad un incendio, vi persero la vita 262 minatori di 12 nazionalità, tra cui 136 italiani (60 abruzzesi,  e Manoppello in provincia di Pescara con il  più alto numero di morti, cioè 22). Ma è  bene ricordare in questa occasione anche il dramma delle migliaia di ex  minatori in Belgio, colpiti dalla silicosi, una malattia a lenta evoluzione  che aggredisce subdolamente, lacera i polmoni, compromette irrimediabilmente  la funzione cardiorespiratoria, che porta ad una morte lenta, tra sofferenze atroci. Sono morti meno noti, come scritto nel libro del 2006, di Daniele Rossini, dirigente Patronato Acli del Belgio, appartenenti a “L’Altra Marcinelle: dalle grandi tragedie sul lavoro alla lunga catena di vittime della silicosi”. Ecco perché non possiamo e dobbiamo dimenticare anche l’Altra “Marcinelle” nei giorni 7 e 8 agosto p.v., dove a Manoppello in provincia di Pescara, le Acli e l’US Acli insieme ad altre associazioni, comunità ecclesiale, Comune di Manoppello e Provincia di Pescara, si sono dati appuntamento per rendere omaggio ai caduti  sul lavoro, attraverso iniziative ed attività  sociali, culturali, sportive e religiose. Un appuntamento, quindi, per celebrare  degnamente la “Giornata nazionale del sacrificio e del lavoro italiano nel mondo”. Tornando ai motivi del riconoscimento, appare utile sottolineare che, secondo l’Unesco, l’eredità delle miniere della Vallonia  risponde perfettamente al secondo criterio di scelta dei beni da includere nel patrimonio, quello di “esibire un importante  interscambio  di valori umani, in un dato momento storico e all’interno di un’area  culturale  del mondo, tramite gli sviluppi architettonici e tecnologici, artistico monumentale, la pianificazione urbana e il design paesaggistico”. Una delle fedeltà delle Acli – oltre alla democrazia e alla Chiesa – riguarda il Lavoro, la sua dignità e diritto di ogni Uomo . E’ questo il filo conduttore  del pensiero e dell’azione delle Acli dalla sua fondazione ad oggi che le ha portate a seguire i nostri emigrati all’estero, a stare al fianco degli immigrati in Italia. Anche per questi motivi gli aclisti  abruzzesi  sono  soddisfatti del riconoscimento dell’Unesco delle ex miniere belghe. Info: Segreteria Regionale Acli Abruzzo – Teramo – tel. 0861.243907  [email protected]