Bcc della Bergamasca in prima fila contro la povertà

Per il terzo anno consecutivo la Banca promuove il progetto nato nel 2010 con l’obiettivo di partecipare attivamente alla risoluzione di una piaga sempre più diffusa anche a due passi dalla porta di casa. Da maggio a dicembre, 14 paesi in cui è presente una filiale della Banca della Bergamasca avranno a disposizione una cifra mensile da destinare all’acquisto di beni di prima necessità da distribuire agli indigenti. Un referente indicato dalla Parrocchia o dal Comune locale non solo si occuperà di comprare tutti quei generi alimentari o di pronto utilizzo ritenuti indispensabili per agevolare la vita di chi versa nel bisogno, ma provvederà direttamente anche alla loro distribuzione.

Per 8 mesi i nuclei più poveri di Azzano San Paolo, Berzo San Fermo, Borgo di Terzo, Comun Nuovo, Grassobbio, Grone, Levate, Pedrengo, Scanzorosciate, Spirano, Stezzano, Torre Boldone e Zanica  potranno dunque contare su un contributo concreto per far fronte alle problematiche legate al difficile momento economico in cui versa anche la bergamasca. I 30.200 euro disposti per il 2012 dalla Bcc serviranno così a sostenere quelle famiglie per le quali raggiungere il “fine mese” con qualche soldo in tasca è difficile e la dispensa piena un miraggio.

“Facendo fede a quei principi di mutualità, attenzione alle necessità del territorio e supporto del distretto che animano da sempre il nostro Istituto– spiega il Presidente della Bcc della Bergamasca Gualtiero Baresi – quest’anno abbiamo ritenuto giusto riproporre questo progetto sociale, mossi anche  dalle richieste di Parrocchie e Comuni, per i quali siamo un interlocutore sempre presente. La nostra forza sono le persone e il territorio, agire per sostenerli fa parte della nostra filosofia”.

L’aumento del plafond messo a disposizione delle comunità bergamasche per l’anno in corso (dai 17.000 euro del 2010 si è passati ai 25.600 euro del 2011 sino agli attuali 30.200 euro) è frutto del confronto diretto con le istituzioni locali che, informate sulle condizioni della cittadinanza, sono in grado di tratteggiarne al meglio i reali bisogni. “In un periodo complesso come quello che stiamo attraversando – commenta Marino Ghilardi, Direttore Generale della Bcc della Bergamasca – in cui il precariato lavorativo ha gravi ripercussioni proprio sulla gestione familiare, è nostro compito sostenere quei  nuclei che si trovano in difficoltà, cercando di supportarli concretamente nel quotidiano. Far sentir la nostra presenza, anche morale, al loro fianco, è un compito che ci sentiamo di assumere, consapevoli che anche nella bergamasca le situazioni  borderline sono ahimè diffuse”.

“Banca Alimentare” è la concreta risposta di Bcc Bergamasca all’Sos che proviene da alcune frange della cittadinanza bergamasca e si inserisce in un più ampio bagaglio di iniziative di sostegno territoriale destinate alle associazioni, ai gruppi di volontariato e agli Enti, per facilitarli nelle loro attività al servizio del sociale. Nel 2011 infatti, oltre alla “Banca Alimentare”, la Bcc è stata partner attiva in 245 progetti promossi dalle locali associazioni, contribuendo con una somma di 125.000 euro. Tendenza che prosegue con lo stesso impegno anche per il 2012.