Nuoro, sventato attentato ad una casa di riposo

Paura in Sardegna dove una bombola di gas è stata piazzata accanto alla cisterna del gasolio della casa di riposo di Nuoro, in viale Trieste. L’esplosione, per fortuna, non c’è stata. A lanciare l’allarme è stato il custode, che ha avvertito un forte odore di gas. La bombola (nascosta dietro un cassonetto rubato), era collegata con dei fili elettrici attaccati a un timer (programmato per le ore 02:00 del mattino) e a una plafoniera. La bombola era stata rubata dal vicino asilo che, in questi giorni, ospita una comitiva di bambini del Saharawi, nel Nord Africa, il popolo per il quale lavorava la cooperante di Samugheo Rossella Urru, rapita in Algeria nell’ottobre scorso.

La casa di riposo è messa in comunicazione, attraverso un piccolo giardino, con l’asilo e con il centro polifunzionale per anziani, gestito dal Comune. Proprio oggi, in Municipio, è prevista l’apertura delle buste per la gestione.

Tutto il materiale è stato sequestrato dal nucleo artificieri della polizia di Nuoro. Il sindaco Sandro Bianchi ha manifestato il suo disappunto per questo accaduto che scuote la serenità della città.

La bomba artigianale è molto simile a quella confezionata da Giovanni Vantaggiato, il 68enne commerciante di carburanti di Copertino, reo-confesso dell’attentato avvenuto il 19 maggio scorso dinanzi all’istituto professionale “Morvillo Falcone”, di Brindisi, nel quale ha perso la vita la studentessa sedicenne Melissa Bassi e rimasero ferite altre cinque ragazze.