Inizia l’era di Maroni Lega Nord a congresso

Nel Carroccio non esistono raccolte di firme alternative a quella avviata dall’ex Ministro dell’Interno (per presentare una candidatura è necessario il sostegno di 120 delegati, su un totale di 630). E anche Mario Borghezio che, nei mesi scorsi, aveva annunciato di voler corre per la poltrona di segretario ha scelto la via della mozione. “Al momento non mi candido”, dice, contattato al telefono, “presenterò al congresso una mozione per dar vita a una corrente indipendentista”. Quel che è certo è che, ad Assago, le fibrillazioni non mancheranno. I congressi della Lega Nord “sono sempre molto vivaci”, ha avvertito Maroni, sostenendo, però, di non temere grosse divisioni. Bobo ha mandato “avviso” all’amico Umberto, ribadendo che non ci sta a fare il “segretario dimezzato”.

Intanto Umberto Bossi si muove sul fronte politico. E’ andato a San Gallo, in Svizzera, per firmare, insieme a Roberto Formigoni, l’accordo sulla macro-regione alpina. Inutile fare previsioni, bisogna aspettare di vedere cosa Bossi dirà al congresso e come l’area del movimento che, negli ultimi mesi, gli è stata più vicina deciderà di manifestare i vari mal di pancia, se lo farà con striscioni, mozioni o fischi.

Sabato inizio alle ore dieci con gli interventi dei capigruppi regionali e dei segretari nazionali. Domenica, in apertura, alle ore 09:30, si affronterà la bozza del nuovo statuto. Intorno alle ore 10:30 parlerà Bossi, poi i governatori, i triumviri e i candidati alla segreteria (“Ancora non ce ne sono”, ha scherzato Maroni, presentando il programma). Verso l’ora di pranzo, il voto (si legge anche il nuovo consiglio federale, con le nuove norme), e, in chiusura, il discorso del nuovo segretario. Attesi un centinaio di pullman di militanti, provenienti da tutte le regioni del Nord.

Per quanto riguarda la squadra che lo affiancherà pare che Maroni abbia già le idee abbastanza chiare. Sembra assodato che i tre vice segretari apparteranno alle regioni (“nazioni”, nella terminologia padana) di maggior peso: Lombardia, Veneto e Piemonte. Nella rosa dei nomi, tutti under 45, certo il bergamasco Giacomo Stucchi, 43 anni. Per il Veneto (a cui spetta il vicario), dopo il “no” di Luca Zaia, si fa il nome del capogruppo in Regione, Federico Caner, trevigiano (38 anni). Infine, per il Piemonte, si pensa all’assessore cuneese, Claudio Sacchetto (32 anni).