In vista l’aumento dell’Iva al 23%

Serve scongiurare l’aumento dell’Iva in programma nel mese di ottobre. Per farlo il Governo lavora ad una “manovrina” di 7-10 miliardi fatta di tagli che dovrebbe sterilizzare l’aumento dal 21 al 23%.

Lunedì saranno analizzati dal Premier che inizierà così a mettere nero su bianco la “manovrina” di fine giugno. In attesa del Consiglio dei ministri si parla dell’entità dell’intervento correttivo che potrebbe raggiungere i 7-10 miliardi per il 2012. Le risorse individuate dovrebbero consentire di bloccare l’aumento di due punti di Iva previsto a partire dal primo ottobre, che sarebbe per l’Italia un nuovo “colpo” mortale. La Camera dei Deputati sta per votare un emendamento che applica anche al Parlamento e al Quirinale la spending review e non è escluso un intervento sulle pensioni d’oro. Lunedì si voterà un emendamento dell’Idv Massimo Donadi su cui maggioranza e Governo hanno trovato un accordo. Esso applica il metodo della spending review anche alle Camere, la Quirinale e alla Corte costituzionale che autonomamente faranno proprie questo criterio di risparmio. L’altra novità è un emendamento di Guido Crosetto (PdL) che taglia a 6 mila euro al mese le pensioni erogate con il sistema retributivo dei “grand comis”. Il Governo ha dato parere negativo con il sottosegretario Gianfranco Polillo, ma il presentatore è ottimista “voglio vedere come fanno a votare contro”. Il commissario Enrico Bondi sta procedendo nella sua missione, cioè trovare risparmi sull’acquisto di beni e servizi da parte delle Amministrazioni pubbliche, da cui ci si attende di trovare le risorse contro l’Iva (circa 3,8-4 miliardi). Ma il Governo ha chiesto a Bondi di presentare anche una ipotesi rafforzata con tagli per 7 miliardi, viste le spese per il sisma in Emilia Romagna e il desiderio di altre risorse da destinare al decreto sviluppo. Il dossier di Bondi verrà incrociato con quelli inviati dai Ministri.