Italcementi conferma chiusura impianti Vibo Valentia e Porto Empedocle

L’azienda non torna indietro e ”respinge con decisione le accuse di aver tenuto atteggiamenti poco responsabili sulla vicenda della chiusura di due impianti produttivi a Vibo Valentia e Porto Empedocle e richiama tutti gli attori coinvolti a un serio confronto con la realtà dei fatti, che purtroppo parla di un momento di grave difficoltà per l’economia dell’Italia e di diversi Paesi europei”. E’ quanto si legge in una nota diffusa dal gruppo. ”La profonda crisi del mercato dei materiali per le costruzioni è stata segnalata già tre anni fa dalle aziende del settore a Governo e Organizzazioni Sindacali. Da allora a oggi, il quadro è stato ribadito durante tutta una serie di incontri – prosegue la nota – in cui è stato rappresentato il difficile scenario”.

Per affrontare l’attuale congiuntura, Italcementi si trova dunque a dover porre mano a ”una razionalizzazione del proprio apparato produttivo, attraverso la chiusura di alcuni impianti”. Italcementi ha avviato ”come da prassi delle relazioni industriali gli opportuni confronti con le organizzazioni sindacali di categoria, informando le rappresentanze sindacali con larghissimo anticipo dei provvedimenti industriali”, dunque ”affermare che si tratta di “provvedimenti assunti in modo unilaterale ed in spregio alle più elementari regole di relazioni industriali”, come ha fatto il sindacalista della Cisl Calabria Luigi Sbarra, ha il solo effetto di accentuare le tensioni già latenti a causa del difficile contesto economico nazionale e di ostacolare qualsiasi ipotesi costruttiva”.