Febbre da Italia Spagna, pronti al debutto azzurro

Un Europeo sotto tono e avvelenato per l’Italia. Ma domenica gli azzurri vanno in campo e, almeno per la gara, le polemiche si lasciano alle spalle. E’ tempo di Spagna, una squadra bicampione (del mondo e d’Europa), la nazionale da battere. “Sono convinto che il lavoro fatto darà frutti”. Dispensa ottimismo Cesare Pandrelli alla vigilia della sfida con gli spagnoli.

Il gioco dell’Italia è legato a doppio filo alla regia di Andrea Pirlo. ”Se la Spagna marca Pirlo in maniera speciale, paradossalmente sono contento. Vuol dire che stiamo facendo bene e vuol dire che noi abbiamo la palla”. In attacco, ci si aspetta un contributo rilevante da Mario Balotelli. ”Lui -dice il ct- deve pensare che la generosità può essere l’arma vincente. Questa squadra ha bisogno di generosità da parte di ciascun elemento. L’importante è fare il massimo. Poi, può succedere di tutto”.

A suonare la carica Gigi Buffon. ”Gli spagnoli sono più forti e i più forti spesso vincono. Ma ogni tanto vincono i più bravi”. ”La Spagna non deve temere l’Italia. Loro hanno tante certezze e non hanno paura di nessuno. Sicuramente ci rispetteranno, come fanno nei confronti”, dice.

”In tutte le competizioni ci sono squadre oggettivamente più forti. Non sempre, però, vincono. La Grecia nel 2004 è stata superiore a tutte le altre rivali, ma non era la più forte. Lo stesso vale per la Danimarca nel 1992”, prosegue l’estremo difensore.

Quattro anni fa, a Euro 2008, l’Italia si arrese ai rigori contro la Spagna nei quarti di finale. Quel match fu una svolta per le furie rosse, che spiccarono il volo verso il titolo continentale. ”Il precedente del 2008 brucia un pochino, ma da quel momento la Spagna ha legittimato tutto quello che ha conquistato. Nel loro momento migliore, però, noi siamo riusciti a creare difficoltà senza rubare nulla”, dice Buffon.