Terremoto, 11 sfollati a Reggiolo volontari a lavoro

Mentre continua la conta dei danni nel Reggiano dello sciame sismico che dalle prime ore di domenica sta squassando la regione, con epicentro a Finale Emilia, la macchina del volontariato guidata da Provincia e Coordinamento delle associazioni di Protezione civile si è già messa al lavoro. “Già ieri una quarantina di volontari reggiani sono stati a Finale Emilia, per partecipare alla realizzazione di uno dei campi-base che dovranno ospitare gli oltre 3.000 senzatetto – spiega Giorgio Ballarini, presidente del Coordinamento – Una decina di loro, dell’associazione Icaro di Correggio, è anche oggi a Finale, per l’allestimento della cucina e delle varie strutture a corredo della tendopoli”. Con loro, un gruppo dei Geometri volontari di Reggio Emilia, impegnati anche nei sopralluoghi agli edifici, “mentre dal nostro Polo logistico di Villa Cella sono già stati inviati nelle zone terremotate 500 posti-letto”, aggiunge Luciano Gobbi, collaboratore della Provincia per la Protezione civile.

Proprio per quanto riguarda la verifica dell’agibilità degli edifici, in particolare quelli pubblici, “la Provincia di Reggio Emilia – annuncia la presidente Sonia Masini – da domani invierà uno dei propri tecnici a supporto dei Comuni maggiormente colpiti dal sisma. Nei prossimi giorni la nostra presenza, richiesta dall’Agenzia di Protezione civile della Regione, sarà rafforzata con altro personale della Provincia e stiamo anche cercando di reperire il maggior numero di professionisti reggiani da inviare sulle zone del terremoto per assistere i tecnici comunali che, nei centri più colpiti, da soli non sono in grado di reggere la pesantissima mole di lavoro”.

“Si tratta di architetti, geometri e ingegneri che hanno frequentato appositi corsi e sono abilitati a verificare l’agibilità degli edifici pubblici – spiega la responsabile della Protezione civile della Provincia di Reggio Emilia, Federica Manenti, anche lei in procinto di partire per Finale Emilia – Il personale della Provincia, e di alcuni Comuni reggiani che stiamo contattando, sarà invece utilizzato principalmente nelle attività di sala operativa in supporto ai Centri operativi comunali delle zone più colpite”.

Per quanto riguarda i danni nel Reggiano, la situazione più pesante si conferma quella di Reggiolo, dove sono state chiuse 4 chiese e 2 aule della scuola media, che questa mattina era comunque regolarmente aperta . “Sono state anche dichiarate  inagibili due case popolari del centro e le 11 persone sfollate sono state ospitate 8 nella palestra predisposta dal Comune, 3 da parenti o amici”, dichiarano la presidente Sonia Masini e  Luciano Gobbi.

Chiese lesionate anche a San Martino in Rio, Santa Vittoria di Gualtieri e Luzzara dove è anche crollata una stalla, causando la morte di una mucca.  Danni al Palazzo locale e al Municipio di Guastalla. Continuano comunque le verifiche in tutta la Bassa da parte di Vigili del fuoco, Servizio tecnico di bacino (ex Genio civile) e, per quanto riguarda gli edifici storici, Soprintendenza dei Beni culturali.