A Rombiolo la classica tradizione lirica italiana a partire dal Cinquecento

Senz’altro una bella pagina di cultura all’insegna della lirica in un excursus storico, dal Cinquecento ai giorni nostri. L’opera lirica è un grande patrimonio che ha fatto conoscere l’Italia nel mondo insieme all’arte e all’architettura. Nei più importanti teatri sparsi nelle diverse latitudini si conoscono si rappresentano e si cantano Verdi, Cimarosa, Puccini, Rossini, Donizetti, Bellini, tanto per citare i più conosciuti. La “serata di lirica” che si è svolta nella sala consiliare del Municipio di Rombiolo (venerdì scorso) ha avuto il merito, grazie al prezioso lavoro di Patrizia Patelmo, maestra di canto di fama internazionale, che insegna al conservatorio “Torrefranca” di Vibo Valentia, di regalare alcune arie di opere liriche famose che fanno parte di questo straordinario repertorio musicale e artistico italiano e non solo, in quanto tra i tanti compositori italiani non poteva mancare il sublime Mozart, con “Voi che sapete” da “Le nozze di Figaro”, o la celebre “Barcarola” da Les Contes d’Offmann di Jacques Offembach, la cui musica è stata utilizzata da Roberto Benicgni ne “La vita è bella”; ma anche “Habanera” tratta dalla Carmen di Bizet o infine la famigerata “Non ti scordar di me” di Ernesto De Curtis (il compositore partenopeo autore di altre celebri canzoni come “Tu ca nun chiagne”). A dare voce a tutti questi brani le nove ‘giovani muse’ allieve del “Parnaso” della Patelmo (Maria Rosa Artusa, Benedetta Larosa, Emanuela Lombardo, Marta Lazzaro, Clarissa Leonardi, Ines Epifanio, Vincenza Nicolò, Rosy Giuliano, Cilurzo Francesca).

Accompagnate dalla pianista Rosangela Longo, queste giovani allieve hanno fatto sentire la bellezza di un’arte sublime e le loro potenzialità. Lo ha sottolineato anche la maestra Pantelmo (mezzosoprano conosciuta in tutto il mondo con le sue interpretazioni passionali di Azucena ed Amneris, con una voce forte e potente, ricca di colori)  come sia necessario investire nell’arte e nella cultura per riedificare un valore vitale per la crescita armonica delle nuove generazioni e come il territorio esprima dei talenti che devono essere coltivati ma anche ascoltate.

Anche il sindaco dell’amministrazione comunale di Rombiolo Giuseppe Navarra, ha elogiato il valore della musica e delle giovani interpreti che hanno dato vita ad una bella pagina di cui il comune di Rombiolo si è fregiato  e onorato di ospitare, ricordando come Rombiolo vanti una tradizione musicale bandistica secolare; un significato che è stato richiamato dal presidente della Pro Loco di Rombiolo Massimiliano Pata, sottolineando l’importanza dell’iniziativa che arricchisce la sensibilità umana verso l’espressione artistica della lirica.

Il concerto è stato organizzato dall’Amministrazione comunale in stretta collaborazione con la Pro Loco, su iniziativa di Annunciato Larosa (consigliere comunale) che in passato ha rivestito il ruolo di delegato alla cultura nell’istituzione municipale, sempre in prima linea nell’impegno per dar voce all’arte nelle diverse forme espressive.