A Moglia 150 sfollati, elementari chiuse sino alla fine dell’anno scolastico

Richiesto lo stato di calamità naturale per l’area del mantovano colpito dalla forte scossa di terremoto dell’altra notte. Nel pomeriggio dovrebbe infatti partire la lettera alla Direzione Generale della Protezione Civile della Regione Lombardia. Una procedura necessaria per far scattare lo stato di calamità. Anche il Prefetto di Mantova Mario Rosario Ruffo farà partire una richiesta analoga. Già da domani è previsto il rilascio.

La situazione più difficile a Moglia dove gli sfollati sono 150. Circa 300 gli edifici lesionati ma è ancora in  corso il sopralluogo dei tecnici della Regione e dei Vigili del fuoco. Tra gli edifici pubblici, con ogni probabilità le scuole elementari resteranno chiuse sino alla fine dell’anno scolastico. Si è infatti già a lavoro per organizzare una turnazione con presso le scuole medie, attualmente chiuse ma che molto probabilmente potranno essere riaperte a breve (entro un paio di giorni) non presentando danni strutturali.    Presso il locale palazzetto dello sport, oltre all’ospitalità per chi la casa inagibile, è stata allestita dalla colonna mobile di Protezione Civile la cucina dove vengono preparati i pasti per i senza tetto.La ProtezioneCivilesta anche gestendo tutta l’attività di segreteria e le segnalazioni danni. A seguire da vicino l’evoluzione della situazione il neo sindaco Simona Maretti.

A San Giovanni del Dosso in prima linea un’altra neo eletta Angela Zibordi. Il centro operativo comunale sta assistendo una decina di sfollati, ospitati nella locale scuola comunale. I volontari dell’associazione  di protezione civile Eridano si stanno occupando della loro assistenza, dai pasti all’accoglienza. Le lezioni presso la scuola elementare sono sospese (ma non per danni all’edificio ma in quanto la scuola ospita gli sfollati).

A Villa Poma le persone che per precauzione sono state allontanate dalle loro abitazioni sono poco più di 60 ma attualmente sono tutte ospitate presso la sala civica del Comune.

A Felonica c’è il problema di una famiglia la cui casa è stata lesionata dal terremoto ma che non vuole allontanarsi: comune e protezione civile stanno cercando di reperire una roulotte da posizionare nel giardino adiacente l’abitazione. Municipio inagibile a Poggio Rusco (chiusa la piazza antistante il comune per ragioni di sicurezza). Gli sfollati, invece, sono tutti ospiti di parenti. Hanno trovato ospitalità presso il palazzetto dello sport di Moglia coloro che hanno le proprie case inagibili a San Giacomo delle  Segnate.

Anche qui scuole elementari chiuse per precauzione. Scuole aperte a Quistello dover gi edifici inagibili sono 3 (ma gli sfollati hanno trovato alloggio presso parenti e amici).

Intanto anchela Curiadi Mantova è al lavoro per stilare l’elenco degli edifici religiosi danneggiati dal sisma di domenica notte: sarebbero 20 le chiese sotto stretta osservazione. A complicare la situazione la pioggia intensissima che è scesa sulla zona per tutta la mattinata.

Al lavoro assieme al personale della Provincia, anche i funzionari del Dipartimento centrale della Protezione civile di Roma. Una cinquantina i volontari impegnati da stamattina nel prestare assistenza alla popolazione mantovana colpita dal terremoto. Sopralluogo dell’assessore provinciale all’ambiente  con delega alla Protezione civile Alberto Grandi e nel  pomeriggio anche del Presidente  della Provincia Alessandro Pastacci.