L’Italia che si vorrebbe

Il 13 maggio la città di Bolzano è stata letteralmente invasa dalle penne nere, i nostri cari ed amati alpini; ho avuto modo di assistere alla sfilata e mi sono sentito orgoglioso di essere italiano grazie a tutti quegli uomini che sfilavano inquadrati in un tripudio di tricolori e di applausi, mentre sul video scorrevano gli sms inviati da ogni parte d’Italia, alcuni di questi erano diretti alla nostra classe politica la quale veniva invitata a prendere ad esempio gli alpini.

Questo non accadrà mai, poiché come recitava un vecchio life-motive “ Roma ladrona “ colpisce sempre, cioè tutti quelli che sono andati e vanno tuttora a macinar grano in quel mulino non lo riportano mai indietro! Sono tutti sporchi e cenciosi, faccendieri corrotti.

Quel che accade nel nostro paese è inconcepibile e non succede da nessun’altra parte del mondo, e trovare qualcuno che non abbia mai messo le mani nella farina è cosa rara. Per nostra fortuna l’Italia non è da questi rappresentata, per nostra fortuna ancora c’è del buono da salvare e che forse salverà l’Italia intera ed è la categoria di quelle persone che ogni mattino investono sulle proprie capacità, sulla propria intelligenza, sull’onestà, sulla voglia di crescere o di rinascere dalle ceneri nelle quali l’enorme metastasi tumorale di questo paese ci ha fatto precipitare.

Ecco guardando da questa angolazione il mio orgoglio d’essere italiano sfuma, come le spire di fumo di una sigaretta, facendo calare addosso una sorta di sconforto, di vergogna, di rabbia, di insurrezione, di desiderio di buttarli a calci fuori dal palazzo e contro costoro che non vogliono né sentire né voler fare quella marcia indietro, che si tutelano con quel famigerato – diritto acquisito – i loro stipendi sono un’appropriazione indebita.

Per troppo tempo sono state lasciate nel cesto delle mele marce che alla fine hanno fatto marcire le altre …….. a questo punto la nostra bella Italia è tutta da rifare, occorre smantellare tutto e ricominciare daccapo, restituirla legittimamente agli italiani! Che oggi non contano più – niente – buoni solo per essere tassati con le cose più strane .

Ho atteso che sfilassero i reparti alpini delle sezioni di Udine, preceduti dalla fanfara della “Julia” e dalla sezione della Carnia. Quanta commozione nel constatare il loro attaccamento alla Patria, mi ha commosso il loro essere orgogliosi Alpini, la loro generosità! E immancabilmente torna alla memoria il terremoto del Friuli in cui loro si sono maggiormente distinti per generosità e fratellanza, fino alla ricostruzione totale di quanto era andato distrutto.

E’ stato l’unico serio e valido esempio in tutta Italia.

Qui in Friuli con l’allora Ministro Zamberletti è nata la – Protezione Civile –

Qui nacque l’orgoglio nazionale …. Il resto è storia da dimenticare, pattume.

Ora però i cosiddetti – eversivi – hanno ricominciato ad usare le armi, e le bombe incendiarie contro le sedi della famigerata Agenzia Equitalia; giusto o sbagliato che siano queste azioni farebbero comprendere che serpeggia un malessere forse più grave del previsto e questo istituto operando col sistema del peggior usuraio si è guadagnato tutta la simpatia di questo mondo.

Certo è che non è giusto prendersela con un direttore o con gli impiegati, per loro è un lavoro come un altro ma è anche vero che nonostante tutti i morti e i lamenti, nulla è stato fatto per fermare questo gioco al massacro, non c’è nessuno con i giusti attributi capace di dire basta, a questo orrido sistema e di inventarsi un altro sistema diverso, più umano e solidale, più equo visto i tempi !!

Parlare di equità in Italia è cosa assai buffa ….. è un termine che nella nostra Costituzione non è contemplato, ma non è neanche conosciuto e se lo è sarà pure sbilanciato.

Il sindaco di Firenze Renzi in tv ha dichiarato che il suo stipendio è di € 5000 mensili e che questa somma la potrebbero prendere anche quei mugnai a Roma! Ma vi pare che questi sarebbero in grado di levarsi qualcosa? Ah,ah,ah, mi viene da ridere!!

Ma non saranno mica scemi? Non saranno così cogl……… da decurtarsi così enormemente la pesante busta paga? E che dire di quella degli operai ferma in una stazione periferica su un binario morto no so da quanti anni? Mentre i mugnai…… una una-tantum “aumma aumma” se l’aggiungono pure, altro che decurtazione!!

In verità chi scrive tempo fa trovandosi nella condizione di un default- economico e dovendo avere necessità di una protesi dentaria fissa, rubò da un sacco di farina a portata di mano circa 2,5 kg, purtroppo è stato scoperto con le mani nel sacco!! Oggi grazie a quel piccolo furto può masticare, e ha cambiato parte dell’arredo di casa. Quindi avendo le mani bianche di farina non avrei dovuto scrivere questo editoriale in cui parlo di giustizia, ma chi mai meglio di me avrebbe potuto farlo? Ma più di tutto mi è rimasta negli occhi le immagini di quegli imbonitori e giustizialisti che allora quando ero nei guai mi tiravano pacche bonarie sulle spalle, non mi avevano giudicato, ma ucciso e assieme a me un profondo sentimento: l’amicizia. Da questi si che bisogna guardarsi bene perché come sono stati capaci di vendere un amico saranno altrettanto capaci di svendere un principio sacrosanto, un valore primario per un tornaconto personale misero e scontato. Come adesso sta accadendo alla Grecia e poi a …… lo sappiamo già.

Eraclito scrisse: “ Panta Rei “ tutto scivola! E questa cosa è scivolata via.

Così a noi italiani da molto tempo ci sta scivolando addosso tanto letame e nonostante ci permettiamo di giudicare il popolo ellenico ma che sia giunto il momento di sciogliere ogni vincolo e tornare tutti a come prima eravamo, con le proprie lire e dracme?

Nel mio precedente editoriale – Migrantes – avevo scritto di integrazione tra etnie diverse; non c’è che dire il Sud dell’Italia è diverso dal Nord Italia. Noi pasticcioni e loro precisi, noi mafiosi e loro integri!

L’esempio buono a riguardo di integrazione lo ha dato la Comunità dei “ Calabresi “ in Friuli del quale con orgoglio posso affermare di farne ancora parte. Quelli che conosco sono persone che ancora conservano la valigia di cartone con la quale hanno iniziato il loro viaggio dalla Calabria in Friuli, risiedono la maggior parte a Manzano la – Capitale della sedia – ed lì che è stata posta la sedia più alta del mondo. Sono persone sane che con la loro ricchezza interiore e intelligenza, caparbietà, nonostante il momento difficile e di crisi profonda, ancora continuano a credere nel loro sogno da stimati imprenditori, fra questi ricordo Martino Luigi, Vincenzo Maiolino, Giuseppe Zito, alcuni nomi che però manifestano interamente il pensiero che “non tutti i calabresi sono dei mafiosi” contrariamente sono impegnati oltre che imprenditorialmente anche in una associazione di calabresi la quale nel prossimo venire di luglio farà la manifestazione più importante del territorio “ La Festa” che è dei calabresi ma è aperta senza alcuna distinzione a tutti i friulani e veneti e no, che sono accolti come solo i meridionali sanno fare: con calore e la massima disponibilità e no come ospiti ma come amici che qui giungeranno per ritrovarsi in un crogiuolo di dialetti diversi, nel Parco Sartori di Manzano per gustare oltre che la cucina tipica calabrese ed il buon vino friulano anche gli arrosti di Floris Antonio che pur essendo di origine sarda è ben integrato in quell’Associazione. Non ci sono solo queste cose e non è trascurata la cultura l’ideale ponte che da sempre ha unito sponde e popoli diversi, in questo caso: La Calabria ed il Friuli Venezia Giulia.