Prima retrospettiva su Lepscky in Friuli Venezia Giulia

Rilanciare con un evento culturale di alto livello la figura umana e artistica di Gian Maria Lepscky. È l’obiettivo del progetto nato dalla sinergia tra il Comune di Cividale del Friuli e l’associazione culturale “Apriamo il paracadute” di Buttrio, curata da Fausto Deganutti. Un’idea che si è concretizzata nella prima retrospettiva su Lepscky in Friuli Venezia Giulia, nella Chiesa di San Giovanni, all’interno del Monastero di Santa Maria in Valle.  L’allestimento avrebbe dovuto essere inaugurato questo sabato, 5 maggio, ma il taglio del nastro è stato rinviato a sabato 22 giugno, alle 18.30, per consentire di ospitare nella Chiesa di San Giovanni  la cerimonia nazionale del riconoscimento Unesco alla Cividale Longobarda. Per lo speciale evento Unesco, il Comune sta preparando al meglio il Monastero di Santa Maria in Valle: proprio in questi giorni il chiostro è stato arricchito con splendide opere di Giorgio Benedetti, scultore cividalese che ha collaborato con l’Assessorato alla cultura, mettendo a disposizione le sue creazioni più significative, in un vero e proprio percorso; si possono ammirare, quindi, le sculture in legno degli anni Novanta che evocano i longobardi, fino alle più recenti realizzazioni circensi, molto colorate.  La mostra dedicata a Lepscky, resterà visibile, invece, dal 22 giugno e fino al 28 ottobre negli orari d’apertura del Monastero. “Con quest’iniziativa – spiega il sindaco, Stefano Ballochvogliamo favorire la scoperta di un pittore molto noto in ambito veneto e che, innamorato dei paesaggi delle nostre terre, lasciò molte opere di notevole fattura e sensibilità. Saranno esposti anche alcuni paesaggi friulani fra cui spiccano un omaggio a Villa Florio di Buttrio e una particolare veduta dei campi attorno a Rualis”. Ampia la proposta dell’allestimento, che spazia da tele ad acquerelli, da disegni a studi preparatori, arricchita da documenti storici.  Gian Maria Lepscky Lepscky è stato protagonista di una stagione artistica straordinaria che lo ha visto artefice in prima persona di una ricerca stilistica unica, indagine che lo ha portato a indagare aspetti intimistici della figura umana, e la relazione antropica creata dall’opera dell’uomo e dallo scorrere del tempo. La relazione fra Lepscky e la natura è stata sviluppata proprio in terra friulana, a Buttrio in particolare, dove, in casa di Mario Deganutti, ove era spesso ospite, si riuniva un cenacolo di artisti del calibro di Antonio Coceani, Guido Tavagnacco, Luigi Bront, Enrico de Cilla. L’artista frequentava anche a Cividale dove aveva stretto molte amicizie. Intensa la seconda metà degli anni ’30 quando visse in Spagna, a contatto col calore di quella terra e dei suoi abitanti. Lepscky, nato a Venezia nel 1897, città dove poi ha esposto alla Biennale, è stato pure importante affrescatore di chiese e monumenti. Evidente il filo conduttore che unisce Venezia, Buttrio e Cividale, ed è su questo che si incentra la mostra “Gian Maria Lepscky. Innamorato del Friuli”. www.cividale.net www.balloch.it