Crotone, amministrazione provinciale: il ritorno di Carbone in giunta non calma le acque all’interno del centrodestra.

  Con decreto del 30 aprile 2012, il presidente Stanislao Zurlo nomina Assessore provinciale Alessandro Carbone nato a Crotone il 15 novembre 1973 residente in Isola Capo Rizzuto. Più che una nuova nomina si tratta di un ritorno. Già Assessore in quota Udc nella prima Giunta Zurlo, formatasi all’indomani della vittoria del centrodestra (giugno 2009) con delega all’impiantistica sportiva, impiantistica scolastica, commercio, trasporti. Oltre a Carbone, il partito di Pier Ferdinando Casini aveva in giunta il consigliere Benedetto Proto quale presidente dell’Assemblea. La prima amministrazione non ha avuto vita lunga ed è stata azzerata dopo meno di due anni dall’insediamento. Al suo posto è stata nominata da Zurlo una giunta tecnica con tre rappresentanti de “Manifesto per Crotone” (nuova formazione sorta alla vigilia delle elezioni amministrative per il rinnovo del Sindaco, primavera 2011): Ubaldo Prati, Marcello Praticò, Giovanni Lentini. Tre del Pdl: Adele Bottaro, Francesco Adamo, Domenico Spataro. Uno dell’Udc: Antonio Leotta. Sette componenti e non otto come prevede la normativa. L’ottavo consigliere doveva essere in quota Fli (formazione politica nata dalla scissione di AN e che fa capo al presidente della Camera Gian Franco Fini) ma mai accettato per il rifiuto del coordinatore provinciale di Fli, Salvatore Claudio Cosimo, pure lui ex assessore nella prima giunta. Si rimaneva quindi con sette assessori ma con un solo rappresentante dell’Udc giacché Benedeto Proto non si riconosceva più nel partito d’origine. La motivazione di Proto di abbandonare l’Udc nel mancato sostegno alla sua candidatura a Sindaco di Crotone. Quello di Proto non è stato il solo cambio di casacca all’interno del Consiglio provinciale, altri lo hanno imitato lasciando la propria formazione politica per aderire ad un’altra. Di fronte a questo nuovo scenario iniziano i mal di pancia dei partiti che non sono rappresentati in Giunta. Il più agguerrito è, come abbiamo detto, l’Udc. Tale posizione si rafforza sempre più potendo contare sulla presenza in consiglio di tre consiglieri: Pietro Caligiuri (ex Pdl), Pasqualino Le Rose (ex lista civica) Proietto Donato. Il braccio di ferro finisce in data 30 aprile 2012 con la nomina di Carbone ad Assessore. Dopo questa nomina è tornata la calma nell’alleanza di centrodestra? La previsione meteo sembrerebbero dire di no. Quale potrebbe essere la perturbazione che, nei prossimi giorni, insidierebbe la tranquillità del presidente Zurlo? Innanzi tutto quale sarà o saranno le deleghe che andranno al neo assessore Carbone giacché allo stato sono tutte occupate? Saranno sdoppiate le deleghe in possesso del suo compagno di partito Leotta, o si snelliranno alcuni assessorati per racimolare qualche delega al nuovo entrato? E se dovesse essere così, gli assessori cui sarà chiesto di lasciare qualche delega, accetteranno? Altre perturbazioni pronte ad investire Zurlo potrebbero arrivare da alcuni consiglieri che mugugnano per il fatto che “Manifesto per Crotone” continua ad avere in giunta tre assessori senza alcun rappresentante in consiglio. Apparentemente è così, “Manifesto per Crotone” non ha rappresentanti, va però detto che è una formazione garantita dai quattro consiglieri de “I Demokratici” e sono Berardi Giuseppe (ex Autonomia e Diritti);La Bernarda Rodolfo(ex Araba Fenice); Matarise Francesco (Rialzati Provincia); Spina Francesco (ex Pd). Quattro presenze che, considerando i rapporti di forza tra maggioranza ed opposizione, e la non ben definita posizione dei tre consiglieri di Fli (critici nei confronti della maggioranza) potrebbero mettere in crisi l’amministrazione se obbligati ad un passo indietro per quanto riguarda la composizione della Giunta. Tutto questo discutere all’interno del centrodestra quando si prospetta il raggruppamento delle provincie con meno di trecentomila abitanti e quella di Crotone ne ha meno di duecentomila.