Prende forma il nuovo casello di Meolo

Prende forma il nuovo casello di Meolo, una delle strutture autostradali più belle fra quelle realizzate negli ultimi anni sul tratto Venezia Trieste della A4. Dopo il varo della trave centrale, è toccato alle due ali laterali che hanno così completato la pensilina del casello. Un arco che, a lavori ultimati, sarà dotato di un impianto di illuminazione a led “cangiante”: cambierà colore, infatti,  a seconda del tipo di programmazione selezionata. Una struttura di forte impatto visivo, dunque, che caratterizzerà il territorio e rappresenterà una sorta di porta verso il mare. Per rendersi conto dello stato di avanzamento dei lavori e per congratularsi con le maestranze impegnate nel cantiere, il Commissario per l’emergenza in A4 Riccardo Riccardi, l’assessore ai trasporti del Veneto Renato Chisso, il sindaco del Comune di Meolo Michele Basso, l’ingegner Enrico Razzini, direttore generale di Autovie Venete e il vice – presidente di Autovie Venete Lucio Leonardelli hanno effettuato un rapido sopralluogo. Progettato dallo studio Favero & Milan di Mirano, il nuovo casello, con il relativo svincolo,  connetterà l’autostrada A4 alla Strada regionale “Treviso Mare”. Posizionato a cavallo tra i comuni di Meolo e Roncade (tra le province di Venezia e Treviso) dispone di 9 porte in uscita (più una per i carichi eccezionali),4 inentrata (più una per i carichi eccezionali) e di un parcheggio scambiatore. Pensato come un unico portale di grandi dimensioni (la lunghezza complessiva è di oltre100 metri), simboleggia l’ingresso alle località balneari e turistiche della zona ed è servito da un parcheggio scambiatore dotato di 302 stalli per autovetture, 14 per i motocicli e 2 per i mezzi pubblici. Massima l’attenzione all’ambiente: tutte le acque di piattaforma saranno raccolte e convogliate verso le aree di laminazione, dove saranno depurate attraverso processi di sedimentazione, disoleazione e fitodepurazione (come previsto dalla legge che fissa precisi parametri ambientali) prima di essere scaricate nei canali di scolo del Consorzio di Bonifica; barriere antirumore del tipo in calcestruzzo di argilla espansa e materiale trasparente, alte cinque metri, saranno posizionate strategicamente per garantire il massimo della fono assorbenza; una piantumazione di specie arboree e arbustive studiata accuratamente, anche nell’area destinata a parcheggio, caratterizza tutto il progetto. A ciò si affianca la realizzazione di un’area umida (wetland) in grado di favorire la reintroduzione, nella zona, di flora e fauna preesistente. Dotata di pannelli foto termici per la produzione di acqua calda, la struttura è anche predisposta per l’installazione di pannelli fotovoltaici.