Mossa anti crisi dalla Provincia di Udine

Per contrastare la perdurante crisila Giunta provinciale di Udine, Palazzo Belgrado, ha deciso di scendere in campo con un progetto innovativo per rispondere alle esigenze delle piccole e medie imprese di Udine – che incontrano ostacoli notevoli nell’ottenimento di crediti – agevolandole con la messa a disposizione di liquidità e consentendo così di ridurre i tempi medi di pagamento dei fornitori. Come prevede la direttiva di giunta, Palazzo Belgrado, grazie alle notevoli disponibilità di cassa (utilizzabili solo per reinvestimenti a medio termine finalizzati a produrre entrate per interessi attivi), si adopererà per elaborare un Accordo di Programma – da stipulare fra Ente e Confidimprese regionale – con l’obiettivo di usare le ingenti disponibilità di cassa per ‘liberare’ fondi immediatamente fruibili per la concessione di prestiti a breve termine a favore delle imprese del territorio, con un tasso passivo inferiore a quello medio di mercato, in modo che le somme prestate, da1 a5 anni, fungano da ossigeno al sistema locale produttivo. L’Accordo, nella sua fase sperimentale, sarà aperto a varie tipologie di aziende – artigianali, commerciali, industriali, agricole, in previsione anche i liberi professionisti – e sarà esteso in futuro anche ad altri Confidi locali. In attesa della definizione dell’importo complessivo, la Provincia prevede, per il primo Accordo, un plafond fino a 10 milioni di euro.  La decisione di intervenire in questo settore è nata dopo una serie di incontri fra il Presidente, on. Pietro Fontanini, l’assessore Adriano Ioan, il Servizio economico-finnanziario dell’Ente, con le associazioni di categoria, istituti bancari e Confidimprese. L’assessore Ioan ha dichiarato in giunta: “Questo strumento consentirà di dare una boccata d’ossigeno alle tante imprese che, dovendo fronteggiare la restrizione creditizia, si trovano in difficoltà: liberando le nostre somme e prendendo accordi con alcuni istituti bancari si potrà ovviare, almeno in parte, potremo risolvere la carenza di denaro dovuto a insoluti o ritardi nei pagamenti”.