La mostra Indagine sul territorio di Laura Di Bidino a Cormons

Una mostra singolare dal 27 aprile al 20 maggio presso la Sala Civica del Comune di Cormons (Go), la personale “Indagine sul territorio” d’arte figurativa di Laura Di Bidino. Dai progetti di housing intensiva anni ’60 alle singole abitazioni di periferia, il territorio friulano è cosparso di segni indistinti, forme architettoniche non generate da questo contesto, ed indifferenti ad un rapporto con esso. Oggi, un’operazione artistica vuole evidenziare queste forme contemporanee nel paesaggio, che per colori, materiali e tipologie possiamo ritrovare indifferentemente nel pordenonese come in qualunque altro luogo d’Italia, forme così comuni da risultare ovvie, così ovvie da divenire icone, icone del nostro tempo. Il caso studio è la Strada Statale 13, erede di quella “Strada Regia che da Pordenone mena a Codroipo indi in Germania”, luogo dove l’astrazione rispetto al territorio è stata più evidente. Le opere riguardano scorci di territorio visti dall’automobile in corsa, in quanto unico mezzo sicuro con cui si può oggi percorrere la Statale 13. Dagli anni ’60, il territorio della bassa friulana, diventa oggetto di una nuova epopea western, una moderna caccia all’oro dove l’oro è, appunto, il territorio. Disponibile, pianeggiante, collegato direttamente ai centri nevralgici del nuovo mondo economico che si sta delineando, il territorio a vocazione agricola e vitivinicola viene riconvertito in maniera irreversibile a una nuova funzione, quella di supporto indifferenziato alla funzione industriale. Le strade che lo solcano, come in questo caso la Strada Statale 13, si gonfiano ed espandono, sostenendo un traffico veicolare sproporzionato alla loro dimensione. I centri abitati attraversati dalle grandi arterie stradali, come, ad esempio, Orcenico Inferiore, subiscono una recisione di spazi e relazioni che non si rimarginerà mai più. L’autotreno, e l’automobile sono il simbolo di queste nuove relazioni commerciali e logistiche, transitorie e dispersive, che prendono il posto delle relazioni reali, fra le persone e fra i nuclei abitati. Il calcestruzzo è il materiale con cui prende vita questa dissociazione tra il territorio e la sua antropizzazione. Il calcestruzzo è un materiale per tutti: economico, semplice, rapido delinea una nuova estetica dell’abitare, liberando l’edilizia dai vincoli costruttivi e formali del passato. Accolto senza filtri come il simbolo di “nuovo”, benessere e cambiamento, rappresenta l’emancipazione dal mondo contadino. Di quel passato non si vuole conservare nemmeno memoria, al punto che nuovi alieni prendono il posto delle case rurali di pianura. Info Laura Di Bidino – [email protected] www.laura-arte-laura.blogspot.com  Inaugurazione venerdì 27 aprile 2012 ore 18.30; orari di apertura: giovedì, venerdì e sabato dalle 17.00 alle 19.30; domenica dalle 10.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00.