Per Legacoop Fvg serve politica investimenti per impulso produttività e occupazione

La crisi sta mettendo in ginocchio il settore delle costruzioni: i recenti dati resi noti dall’Istat hanno evidenziato come, a febbraio, la produzione nazionale sia crollata del 20,3% rispetto allo stesso mese del 2011 e come sia scesa del 9,9% solo in relazione allo scorso gennaio. Legacoop Fvg ha in cantiere diversi progetti di project financing che coinvolgono le numerose cooperative associate che operano nel comparto delle costruzioni ma, per attuarli, necessita di segnali di apertura esterni, in particolare dalla Regione Fvg e dal mondo del credito. Lo ha detto nei giorni scorsi Daniele Casotto, direttore di Legacoop Fvg, in occasione dell’audizione della seconda commissione del Consiglio regionale. “La Lega delle cooperative – ha spiegato – sta lavorando per dare impulso ad alcuni settori in particolare difficoltà, in primis quello delle costruzioni. Per rialzare di nuovo la testa è però necessario che la Regione Fvg acceleri sulle infrastrutture, ad esempio sciogliendo i nodi legati alla realizzazione della terza corsia dell’A4, passando il più rapidamente possibile dalla fase decisionale a quella esecutiva”. In vista della prossima manovra relativa alla variazione di bilancio, Casotto ha inoltre evidenziato come: “E’ necessario, da parte dell’amministrazione regionale, attuare una politica degli investimenti volta a sostenere le reali esigenze delle imprese, abbandonando la strada delle erogazioni a fondo perduto o in conto capitale, per puntare invece sui fondi di rotazione e sui finanziamenti in conto interesse. Il tessuto economico, infatti, ha bisogno di interventi che possano avere un effetto moltiplicatore in termini di produttività e di occupazione”. Sono numerosi i fronti sui quali Legacoop Fvg è attiva per la realizzazione di progetti di sviluppo, dal settore manifatturiero a quello ambientale e forestale, partecipando alla costituzione della filiera legno, fino a quello dell’energia con progetti nell’ambito della riqualificazione energetica degli edifici, settore che, se opportunamente incentivato, potrà essere uno dei motori di rilancio dell’edilizia soprattutto privata. La Centrale cooperativa sta inoltre promuovendo iniziative di autoimprenditorialità per la creazione di nuove coop da parte di dipendenti di aziende private in grave crisi. “In un contesto di grande incertezza del sistema produttivo – ha proseguito Casotto -, evidenziato anche dal significativo calo delle iscrizioni di nuove imprese (533 nel primo trimestre 2012 a fronte delle 783 cessazioni secondo i dati di Unioncamere per il Friuli Venezia Giulia), è fondamentale, accanto ai finanziamenti pubblici, una significativa apertura da parte del mondo del credito”.