Paolo Menis del Pd Fvg interroga su fondi dedicati a Bianco&Nero

“Un contributo regionale pari a quattro volte l’intero budget del Comune di Udine per gli eventi estivi, un finanziamento pubblico che, mosca bianca del settore, non conosce flessione. Sono solo alcune delle indiscrezioni che circolano sulla prossima edizione di “Bianco&Nero”, la manifestazione culturale udinese targata Turismo FVG, che mi hanno spinto a presentare un’interrogazione urgente all’Assessore al Turismo Federica Seganti per fare luce su quanto sta accadendo” Così il consigliere del Pd Fvg Paolo Menis che spiega: “In un contesto di grave difficoltà per il comparto culturale, quando a livello regionale leggiamo che nel capitolo di bilancio dedicato ai grandi eventi di rilievo nazionale ed internazionale organizzati da Turismo FVG sono stanziati solo 1,5 milioni di euro e le ben note “tabelle” non lo hanno nemmeno previsto, fa specie scoprire che l’iniziativa Bianco&Nero viene ripescata dal dimenticatoio e gode di una corsia preferenziale agli occhi della Regione”. “Mentre il Comune di Udine è costretto a rivoluzionare i suoi programmi a causa della contrazione delle risorse ed eventi storici dell’orizzonte culturale cittadini, come ad esempio il Far East Film Festival si vedono negare il sostegno dell’Assessorato al Turismo – nonostante il loro successo sia sotto gli occhi di tutti – apprendo oggi con stupore, prosegue il democratico, che esisterebbe addirittura una convenzione per un evento di cui a meno di quattro mesi dal suo inizio non è dato conoscere nemmeno una bozza di programma. E parliamo di centinaia di migliaia di euro”. “Ancora oggi, a due anni di distanza dall’ultima edizione (la seconda) -, ha sottolineato Menis nel suo intervento -, cittadini e operatori ricordano Bianco&Nero più per le polemiche che ha sollevato che  per i risultati ottenuti. Gioverà, infatti, ricordare che nella sua pur brevissima storia, esso si è segnalato più per le clamorose gaffe (come quella relativa alla mostra fotografica di Newton in cui furono esposte stampe invece che fotografie), per le pesanti assenze istituzionali e per la scarsa trasparenza organizzativa, che per il valore artistico e culturale dei suoi appuntamenti. Per non parlare del ruolo del Comune di Udine che, da quanto ci è dato sapere, non è stato minimamente coinvolto nella progettazione”. “Evidentemente tutto questo non basta a ripensare il ruolo di Bianco&Nero, né a mettere in discussione i suoi cospicui finanziamenti, conclude il democratico, perché probabilmente questa manifestazione risponde ad interessi che poco hanno a che vedere con quelli culturali”.