Tariffe, ad aprile scatteranno gli aumenti

Stangata in vista per le famiglie italiane. L’ennesima. Raffica di aumenti: più 1,8% per il gas (pari a un aggravio annuo di 22 euro per una famiglia media; più 5,8% per l’energia elettrica (27 euro di maggiore spesa sempre per una famiglia media). Un rincaro, quello relativo alla luce, già piuttosto sostenuto e che si deve agli aumenti del petrolio, all’andamento della Borsa elettrica per l’emergenza freddo e ai maggiori costi per il mantenimento in equilibrio del sistema.

Il problema riguarda, in particolare, la spesa sostenuta per compensare l’intermittenza di alcune fonti rinnovabili (basti pensare al fotovoltaico), che “pesa” per il 40% sull’aumento del 5,8%. Ci sono poi gli incentivi alle rinnovabili, che nel 2012 raggiungeranno la cifra monstre di oltre 10,5 miliardi di euro e che vengono pagati proprio in bolletta. Un peso diventato sempre più insopportabile per famiglie e imprese. Per questo l’Autorità ha deciso di rinviare a maggio l’aumento relativo proprio all’aggiornamento per gli incentivi diretti (la cosiddetta componente A3). Si tratta di un ulteriore aggravio che si stima possa essere di circa il 4%.

La sospensione di un mese, ha spiegato il presidente dell’Autorità Guido Bortoni, “potrà servire ai decisori delle politiche energetiche per operare le migliori scelte, con modalità sopportabili per cittadini e imprese”. E mentre Federconsumatori parla di “altro colpo micidiale per la famiglie”, è dai Ministeri dello Sviluppo economico, dell’Ambiente e dell’Agricoltura che si aspettano i decreti che dovranno ridisegnare il settore. Il Ministro Passera ha promesso che la volontà è di correggere “le storture” che avevano finora assegnato al fotovoltaico “un livello di incentivazione enormemente più alto rispetto a resto di Europa”. A chiedere una revisione è anche l’Enel, secondo cui, come ha rilevato il presidente Paolo Andrea Colombo, “lo sviluppo delle rinnovabili, unito alla stagnazione della domanda, sta rendendo difficile la copertura dei costi di produzione degli impianti convenzionali, mettendone a rischio la possibilità di rimanere in esercizio”. In ogni caso, ha assicurato il Ministro dell’Ambiente Corrado Clini, “non ci saranno sorprese” sul fotovoltaico, visto che, “come è noto” ci dovrà essere “una riduzione degli incentivi”.