Estate in vista, il rischio è la siccità

L’analisi del climatologo Giampiero Maracchi parla a chiare lettere di rischio razionamento dell’acqua in estate.  “Le precipitazioni – osserva – non sono state sufficienti a riempire pozzi, fiumi e invasi, da dove proviene l’acqua che si beve. D’ora in poi, anche se dovesse piovere normalmente, l’acqua caduta non si accumulerà perché l’evaporazione la disperderà”.

A determinare questa situazione, secondo l’esperto, sono stati i cambiamenti climatici. “Hanno provocato – spiega – uno spostamento della traiettoria delle masse d’aria. Le perturbazioni si sono spostate sul Nord Europa ad alte latitudini a causa della cella tropicale di Hadley, un’area di alta pressione che si è spinta più a Nord. L’allarme siccità riguarda in particolare la Toscana, dove l’invaso del Bilancino ha accumulato solo 30 milioni di metri cubi, pari a un terzo della sua capienza. Inoltre la portata dell’Arno è pari a un decimo della portata normale in questa stagione”. La siccità è un problema anche per l’agricoltura, danneggiando colture come granturco, mais e frumento “che sono meno produttive, e lo stesso ulivo”. Secondo il climatologo, negli ultimi 10 anni questa situazione si è verificata ogni 2-3 anni circa.

Erano 15 anni che a marzo in Italia non si registravano temperature così alte. Lo ricorda il sito 3bmeteo.com, sottolineando che i valori attuali sono oltre 10 gradi superiori alla norma. “Anche città come Milano, Firenze, Bologna, Bolzano, Forlì, Parma, Ferrara – precisa – hanno toccato i 26 gradi, Torino, Verona, Bergamo e Pescara 25, sfiorando i record di temperatura più alta per il mese”. Le zone più calde risultano le aree più continentali come la Val padana e i fondovalle alpini, dove si raggiungono picchi fino a 27-28 gradi. “A portare il clima quasi estivo – dice Daniele Berlusconi del sito – è l’anticiclone delle Azzorre: proprio come in piena estate si è espanso verso l’Europa, bloccando la strada alle perturbazioni atlantiche, e ha portato tempo soleggiato e clima quasi estivo in Italia e in Europa occidentale”.

“Fino a venerdì – dicono a 3bmeteo.com – sono attesi valori molto alti al centro nord. È poi allarme per la siccità, sempre più grave in alcune regioni del Nord. In particolare Veneto e Friuli stanno già adottando misure straordinarie per far fronte all’emergenza acqua: chiusura degli invasi alpini, divieto di utilizzare l’acqua potabile al di fuori degli usi domestici e divieto assoluto di accendere fuochi nei pressi delle aree boschive. Se la situazione rimarrà tale l’agricoltura in Val Padana subirà pesanti ripercussioni in quanto non potrà ricevere dalla montagna l’acqua necessaria per l’irrigazione. Per Pasqua qualche pioggia potrebbe interessare il Nord e le tirreniche all’inizio della prossima settimana portandoci probabilmente verso una festività un po’ più fresca e instabile”.