Vinitaly, il no delle regioni alle sementi

Le Regioni italiane hanno ribadito, dal Vinitaly di Verona, dove si è riunita la commissione Politiche Agricole, il loro “no” all’utilizzazione di sementi ogm nel territorio nazionale, mettendo a punto un ordine del giorno, proposto dall’assessore all’agricoltura del Veneto. In particolare, gli assessori regionali hanno approvato un ordine del giorno con il quale chiedono al Ministro delle Politiche Agricole, nelle more dell’approvazione della proposta di modifica della direttiva comunitaria in materia di possibili divieti alla coltivazione di piante geneticamente modificate, di procedere con l’esercizio della clausola di salvaguardia ai sensi dell’articolo 23 della direttiva 2001/18/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 marzo 2001, sull’emissione deliberata nell’ambiente di organismi geneticamente modificati.

Inoltre, tenuto conto delle competenze in materia riconosciute alle Regioni dalla Costituzione, il documento impegna il Ministro delle Politiche Agricole a rappresentare al Ministro dell’Ambiente e in occasione delle riunioni in sede comunitaria la posizione unanime delle Regioni e delle Province autonome di assoluta contrarietà rispetto alla autorizzazione della coltivazione degli organismi geneticamente modificati sul territorio nazionale.