Il mondo deve ridurre ancora le armi nucleari

Cina, Russia, ma anche gli Usa che hanno più testate del necessario. Il presidente Usa, Barack Obama, ha così introdotto, con un discorso davanti all’Università di Hankuk degli studi stranieri, l’atteso vertice sulla Sicurezza nucleare di Seul e a proposto a Russia e Cina nuovi tagli all’arsenale atomico, riduzioni che riguardino anche aree finora intoccabili, come le armi tattiche e le testate nucleari di riserva.

Il Presidente americano ha anche inviato allo stesso tempo un nuovo altolà alla Corea del Nord e all’Iran sulle loro ambizioni nucleari. Il vertice, iniziato sotto i peggiori auspici dell’annuncio di una nuova minaccia missilistica da parte di Pyongyang nei giorni scorsi, si è aperto con una cena di lavoro tra i 53 leader di tutto il mondo, arrivati nella Capitale sudcoreana a per trovare, a un anno da Fukushima, meccanismi per garantire la sicurezza dei materiali fissili e delle installazioni nucleari in tutto il mondo.

Nato anche su impulso del presidente Obama, quello di Seul è il più grande incontro mondiale dedicato alla denuclearizzazione internazionale e rappresenta lo sviluppo di quello che si tenne a Washington nell’aprile 2010 e che avviò gli sforzi per localizzare e mettere al sicuro il materiale fissile che potrebbe essere utilizzato per fabbricare ordigni atomici. Monti, che proseguirà da Seul il suo giro in Asia, ha ringraziato il leader sudcoreano Lee Myung-bak, “per la sua leadership in un settore chiave per la nostra sicurezza”. “La Repubblica di Corea è un attore di primo piano sui temi globali e di governance mondiale – ha detto in un’intervento alla cena – .

La scelta di Seul non è casuale, vista la minaccia rappresentata dalle ambizioni nucleari di Pyongyang. Su questo argomento Obama e il collega cinese Hu Jintao hanno concordato sulla necessità di “uno stretto coordinamento” nel rispondere alla “provocazione potenziale” della Corea del Nord, decisa a dare il via a test missilistici di lungo raggio. Hu in particolare avrebbe espresso “seria preoccupazione” per il proposito di Pyongyang capace di un lancio che in realtà, secondo Washington, Seul e Tokyo, sarebbe il test di un missile a lunga gittata, capace di montare anche una testata atomica da 500 chilogrammi.