Tonino Carotone e Rumbaflamenca

La Spagna che ama l’Italia tra Manu Chao, Buscaglione e Carosone a Catania, Ma – Musica Arte, sabato 24 marzo 2012 alle ore 21:30. Spagnolo di nascita ma italiano nel cuore, Tonino Carotone è l’indiscusso “maestro dell’ora brava”. Dopo aver girato festival e club di Europa e Sudamerica con il suo ultimo lavoro “Ciao Mortali”, ora arriva in Sicilia con il suo Ixpirens Acoustic Tour e sabato 24 marzo si esibirà nel cuore della vecchia Catania, al Ma – Musica Arte di via Vela, nei pressi del Castello Ursino. Un viaggio musicale quello di Carotone nelle atmosfere dei locali di Barcellona, Buenos Aires fino ai… bar di Caracas, perché viaggiare non è solo muoversi da un luogo all’altro ma è sperimentare, le radici musicali dei Paesi che l’hanno ospitato, dalla rumba al flamenco, dal tango alle canzoni polverose degli Anni 50 e 60. Da queste radici nasce il desiderio di Tonino Carotone di presentare lo spettacolo in clubs e teatri dove il pubblico sia il più possibile vicino al palco se non sopra, come piace a lui. In questo nuovo viaggio, non a caso ribattezzato Rumbaflamenca, è accompagnato da 2 eclettici musicisti italiani, il chitarrista Simone Spreafico e il polistrumentista Luca Garlaschelli, con i quali presenterà nuovi brani.

Durante la serata dj set di Massimo Napoli e Giacomo Cottone. Ingresso in prevendita 14.50 € presso circuito Box Office Catania (www.ctbox.it).

Tonino Carotone “È un mondo difficile: vita intensa, felicità a momenti e futuro incerto”: nell’introduzione al fortunatissimo singolo “Me cago en el amor” (ripresa anche in “Acabaràs como siempre”) la consapevolezza di un percorso irto di difficoltà e privo di sbocchi per chi non ama le regole, per chi segue valori umani autentici non mediati da retorica o da imposizioni mentali. Antonio de la Cuesta, Toñin da ragazzo e Tonino da musicista, è cresciuto in un quartiere popolare di Pamplona ascoltando la radio, guardando la tv e assimilando tutte le melodie degli spettacoli e degli spot televisivi più ignobili. Poi, iniziata la carriera musicale, durante gli spostamenti in furgone ascoltava cassette di quelle che sono le sue vere passioni musicali: Luis Aguile, Trini Lopez, Peret e soprattutto i cantanti leggeri italiani come Mina, Rita Pavone, Albano & Romina, Adriano Celentano.

Dopo l’incontro e l’inizio di una frequente collaborazione con Manu Chao, Tonino ha preso il cognome d’arte dal napoletano Renato Carosone e il look da Fred Buscaglione, le sue guide spirituali. Da sempre innamorato della musica italiana, è arrivato in Italia per la prima volta nel 1995 con altri renitenti alla leva spagnola ottenendo il successo con il brano “Me cago en el amor”, presente nel disco “Mondo difficile” uscito nel 2000, suggellato dal Disco d’oro per le oltre 70 mila copie vendute. La sua musica è dunque un vero e proprio omaggio alla canzone italiana, ma a quella ormai passata che faceva da colonna sonora alle commedie all’italiana degli Anni 60 e dei primi Anni 70, con tanto di mandolino sempre presente a sottolineare la melodia. Ci sono anche omaggi diretti ed espliciti alla canzone italiana nelle versioni di “Tu vuo’ fa l’americano” (di Renato Carosone) e di un’hawaiiana “Sapore di mare”, trasformata in un inno antimilitarista, o “La festa del raccolto”, invito alla legalizzazione delle droghe leggere. Nel 2003 è tornato a far parlare di sé con l’album “Senza ritorno”. Nel 2006 ha scritto il libro “Il Maestro dell’Ora Brava” insieme allo scrittore Federico Traversa. È a fine 2008, con il nuovo disco “Ciao mortali!”, che Tonino fa di nuovo prepotentemente capolino nella scena musicale italiana. All’album partecipano amici di lunga data come Manu Chao, Eugene Hutz dei Gogol Bordello e la Bandabardò, ospite nel brano “Primaverando”. Il 22 dicembre 2008 viene inoltre premiato al Teatro Politeama di Napoli con il prestigioso “Premio Carosone alla carriera come miglior artista straniero”. Emblematiche le parole del presidente della manifestazione Federico Vacalebre nel conferire il premio a Tonino: «La sua ironia, il suo stile personale, lo rendono uno de massimi rappresentanti della canzone d’autore contaminata, nel solco di una tradizione di cui Renato è stato uno dei grandi interpreti»

Il 2009 inizia con una serie trionfale di date in Italia e all’estero (Spagna, Grecia, poi Cile ed Argentina); il 1 maggio, festa nazionale del lavoro, Tonino è inoltre ospite del grande Concerto del Primo Maggio a Roma, in piazza San Giovanni. Sale infatti sul palco insieme agli amici della Bandabardò, per cantare insieme “Bambino”, storico brano del maestro Carosone. Con l’estate, Tonino Carotone partecipa ai più importanti festival italiani come l’Italian Wave, Sherwood, Metarock, e spagnoli come l’Extramusic di Merida e il Bam di Barcellona. In autunno ritorna in sudamerica con Manu Chao per una serie di concerti negli stadi argentini. Ultima bella notizia, viene chiamato dal regista serbo Emir Kusturica per partecipare al suo Film & Music Festival di Mecavnik.

 Simone Spreafico

Inizia la sua attività  come chitarrista classico, si  interessa in seguito  alla tecnica flamenca e alla musica latina. Fonda a metà Anni 90 i Mercanti di Liquore, power-folk trio lombardo, con i quali suona, scrive e produce  diversi album, fino al 2010. Affianca  l’attore Marco Paolini per diversi anni di tournèe teatrali, collabora con  Davide Van De Sfroos ma non abbandona l’attività di produzione artistica che gli permette di spaziare tra diversi generi: dal cantautorato al flamenco-funk e all’elettro-rock. E’ del 2008 l’incontro con  Tonino Carotone, dal quale nasce la produzione di “Ciao Mortali”, in collaborazione con  Manu Chao, Gogol Bordello e Bandabardò.

Luca Garlaschelli

Diplomato in contrabbasso e musica jazz ha collaborato con musicisti come Jimmy Owens, Tony Scott , Paolo Fresu, Enrico rava, Stefano Bollani, Bruce Forman , George Cables, Steve Turre, Tullio De Piscopo ed altri. Da anni lavora con la Stage Orchestra di Moni Ovadia. Suona anche tromba, chitarra acustica, pianoforte e molti altri strumenti.