Marò, non verranno mai mollati e torneranno a casa

Ad assicurarlo ai familiari dei due marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, arrestati in India da un mese nell’ambito dell’inchiesta sull’omicidio di due pescatori che sarebbero stati scambiati per pirati, è stato il sottosergretario agli esteri Staffan De Mistura. L’incontro si è tenuto nella sede del Municipio del capoluogo pugliese, alla presenza del sindaco Michele Emiliano e dell’ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, capo di Stato maggiore della Marina Italiana.

 ”Sono appena tornato dall’India e ho visto i ragazzi proprio prima di partire. Ci tenevo. Era, più che un dovere, una necessità di portare il loro messaggio immediatamente ai familiari. Li ho trovati come sempre sereni, determinati, fermi. Non dimenticate che sono militari italiani, e sono marò. Li ho trovati anche fiduciosi perché sanno che tutti gli italiani sono con loro”, ha riferito De Mistura. Ai familiari l’esponente del Governo Monti ha consegnato alcune lettere e piccoli regalini da parte dei due militari. I due marò ”sanno anche che abbiamo una strategia per affrontare questa difficile e complicata vicenda perché non è una cosa semplice – ha detto – Mi hanno dato dei messaggi, delle lettere delle cartoline e anche dei regali simbolici che volevano che le famiglie avessero perché sapessero che si sentono vicendevolmente assieme”.

”La strategia – ha quindi spiegato – si articola su quella che è la base attuale della situazione e cioè che c’è un processo in India che ha come punto di riferimento in questo momento i reperti balistici”, ha spiegato De Mistura. L’esponente di governo è reduce da una lunga permanenza in India e in particolare nello Stato del Kerala dove sono detenuti i due connazionali. Accanto a lui c’era il padre di Girone, Michele, e la sorella di Latorre, Franca. ”Se i reperti balistici indicano che quei proeittili che hanno ucciso i due pescatori, e va riconosciuto che due pescatori indiani sono morti in quelle circostanze da quelle parti – ha aggiunto – non provengono da armi italiane, la cosa si chiude lì nel giro di un mese. Non subito perché ci saranno ricorsi. Qualora, invece, malauguratamente, ma tutto è possibile dobbiamo essere pronti a tutto, i proiettili fossero identificati come quelli usati dalle Forze Armate italiane, la strategia è chiara: tutti possono sbagliarsi anche i migliori marò del mondo”.

”Le circostanze possono essere tali – ha sottolineato De Mistura – che questo può avvenire. Rimane il fatto che non volevano in questo caso mai colpire i pescatori, potevano pensare che erano dei pirati. In condizioni del genere ricordiamoci che un militare va sempre giudicato a casa propria. Altrimenti il precedente sarebbe terribile – ha concluso il sottosegretario – non soltanto per l’Italia, e noi ci difendiamo su questo, ma sarebbe terribile per gli americani, gli inglesi, i francesi, i cinesi e per gli indiani”.

Certamente, ”le elezioni in Kerala hanno una influenza come l’avrebbero anche qui. Immaginate che fosse avvenuto un incidente di pescatori in una regione italiana e che questa regione avesse avuto 28 morti di pescatori nell’ultimo anno. Alla prima occasione elettorale si sarebbe enfatizzato che le autorità fanno qualcosa per questo. Purtroppo ha un peso e a nostro sfavore. Passate le elezioni, le cose saranno diverse ma rimane comunque il fatto giudiziario che va affrontato e noi siamo pronti ad affrontarlo”.