Padova, sì possiamo cambiare

La Provincia, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Territoriale e il Centro Servizi per il Volontariato, sostiene il progetto educativo “Sì, possiamo cambiare”. A presentare l’iniziativa e a firmare l’accordo che coinvolge 15 istituti scolastici padovani sono presenti l’assessore provinciale alle Politiche giovanili e familiari Marzia Magagnin, il dirigente dell’Ufficio Scolastico Regionale di Padova Paolo Jacolino, il dirigente del Settore interventi educativi dell’ U.s.t. Padova Andrea Bergamo, il presidente del Csv Giorgio Ortolani, il direttore del Csv Alessandro Lion e i dirigenti scolastici coinvolti.

L’idea di realizzare il progetto “Sì, possiamo cambiare” è legata ad episodi di cronaca, di bullismo e violenza, che hanno coinvolto alcuni studenti delle scuole padovane. Nei casi più gravi la sanzione nei confronti di chi li compie prevede l’allontanamento temporaneo dello studente dalla scuola, ma la normativa vigente e l’autonomia scolastica consentono ai singoli istituti di programmare e condividere con studenti, famiglie ed istituzioni del territorio idonei percorsi educativi per favorire la crescita e la maturazione dei giovani.

“Qui si inserisce il nuovo progetto – ha spiegato l’assessore Magagnin – che, in alternativa alla sospensione dalle lezioni, permette agli studenti che hanno ricevuto la sanzione di commutarla con attività di impegno civile. Il valore della punizione, infatti, deve sempre avere valenza di recupero: noi vogliamo dare una mano a questi ragazzi in difficoltà e lo facciamo creando una sinergia con il mondo del volontariato”.

In pratica, in orario extrascolastico, gli studenti potranno scontare la sospensione impegnandosi in attività culturali e sociali svolte all’interno di associazioni di volontariato. Questo impegno potrà essere proposto dai Consigli di classe non solo agli studenti già sanzionati, ma anche per quelli a rischio sanzione. “In questo modo – ha spiegato Jacolino – la sanzione da disciplinare diventa educativa ed ha un grande valore dal punto di vista didattico. Non a caso ragazzi che sono stati coinvolti nel progetto hanno poi deciso di proseguire la propria attività nella stessa associazione”.

Ciascun alunno sanzionato potrà essere inviato ad un colloquio con un operatore esperto e con il tutor della scuola, alla presenza dei genitori, per la definizione del progetto formativo. Il Csv individuerà l’associazione di volontariato tenendo conto delle specificità di ciascun caso, mentre lo studente e la famiglia, se accetteranno la proposta, sottoscriveranno il progetto formativo che si impegnano a rispettare. Di seguito, la scuola firmerà una convenzione con l’associazione che coinvolgerà lo studente nell’attività di volontariato, preferibilmente nei pomeriggi, il sabato e la domenica per non pregiudicare lo studio. “Per noi – ha detto il presidente Ortolani – si tratta di una grande responsabilità, ma anche di un’esperienza che dà grande soddisfazione”.

Grazie a questa iniziativa si crea una vera e propria alleanza educativa tra scuola, famiglie, studenti ed operatori per l’assunzione di impegni e responsabilità, per la condivisione di regole e per la crescita dei giovani nel rispetto dei diritti e dei doveri.