Il Processo a Mao Tse Tung al Centro Zo di Catania per i bambini del Madagascar

Evento straordinario ad ingresso libero, organizzato domenica 18 marzo alle ore 18:00 al Centro Culture Contemporanee Zo di Catania, in sostegno dell’associazione no-profit “I bambini di Manina del Madagascar Onlus”. La serata, presentata da Ketty Governali, sarà articolata da momenti di intrattenimento e approfondimento sull’operato dell’associazione, a cui durante la serata potrà essere liberamente destinata una donazione in sostegno della costruzione di scuole comunitarie gratuite di villaggio. È infatti stimato che una donazione di 10€ è sufficiente a garantire un anno di istruzione ad un bambino malgascio. In conclusione di serata, un momento di teatro organizzato dal Centro culturale e teatrale Magma in collaborazione con l’associazione “Terre forti” di Librino. Verrà proposto l’applaudito “Processo a Mao Tse Tung”, recital su testi di Nino Greco, con Alfio Guzzetta, Gino Epaminonda e il cantautore Gregorio Lui.

Un lavoro che gioca e ironizza con la storia e gli “ideali traditi”. Quelle “utopie” che hanno agitato masse e acceso rivoluzioni, finendo poi, però, con il divenire la negazione di esse stesse, dei principi cui si ispiravano. E così, per parlare del comunismo cinese, ecco la narrazione di ciò che è accaduto…dopo il trapasso di Mao. E più precisamente, della “strana lotta” accesa si tra il Padreterno e il Diavolo, decisi a litigarsi l’anima del “Quattro volte grande”.

Per farlo, tornano in scena Gino Epaminonda ed Alfio Guzzetta, accompagnati dalla cristallina chitarra e dalla forte voce del cantautore Gregorio Lui (di cui è da pochi mesi uscito il nuovo lavoro discografico “Cose di vento”). In quello che è quindi un “gioco teatrale” in forma di recital, vedremo avvicendarsi personaggi della storia ed ultraterreni, alternando divertimento e riflessione, narrazione, poesia, e musica.

Ecco di seguito la nota della Direzione Artistica. “La storia dell’uomo è pregna di momenti utopici. Uomini che hanno vissuto un ideale e per questo hanno lottato tutta una vita.

Ma quanti di questi ideali, nel loro procedere, hanno mantenuto quello spirito iniziale? Quanti hanno realizzato il sogno? E quanti, alla fine, non sono stati stravolti da interessi di potere?

Non solo: quante di queste utopie, sotto l’alibi di una “santa” idea, non hanno prodotto che tragedie sociali, distruzioni, stragi?

Il tema comporterebbe lunghi dibattiti, discussioni, approfondimenti. Ma sarebbe una cosa molto seria e la vita, forse, va vissuta con più leggerezza.

Per questo abbiamo pensato al gioco. Un gioco a tratti amaro, ma proposto con un pizzico di distacco, di ironia e di sano – speriamo – divertimento.

Anche per Mao finisce il soggiorno terreno e al momento del distacco è costretto a passare al vaglio della giustizia divina. Ma il Padreterno è buono e interpreta a modo proprio la rivoluzione maoista facendo santo il nostro eroe.

Ma che volete, non tutti la pensano allo stesso modo e ciò porta a qualche scontro!

Anche il diavolo avanza i suoi diritti su Mao, suscitando un dibattito che, tra il serio e il faceto, mette in evidenza istanze che l’uomo, dalla sua nascita, porta avanti.

Chissà, alla fine, quale sarà la risposta!”.

“Il processo a Mao Tse Tung”, di Nino Greco. Gioco teatrale sotto forma di recital. In scena Alfio Gazzetta – Gino Epaminonda, alla chitarra Gregorio Lui, Regia Alfio Gazzetta. Foto e Ufficio Stampa Roman Henry Clarke.