Sciopero bisarche, Pomigliano a rischio stop produzione

Una agitazione che sta fortemente penalizzando il settore automobilistico italiano. E’ la denuncia di Fiat che accusa perdite di produzione e quindi di vendita per circa 20 mila unità e non esclude, se la situazione non si normalizzerà nei prossimi giorni, di ”procedere ad ulteriori chiusure degli impianti italiani, compreso lo stabilimento di Pomigliano impegnato nel lancio europeo della Nuova Panda”.

In particolare, il Lingotto sottolinea che lo sciopero dei servizi di autotrasporto ”ha generato e continua a generare lunghi e numerosi ritardi nelle consegne delle vetture ai concessionari e ai clienti”, perché l’agitazione ha reso necessario ”ridurre sensibilmente, o addirittura bloccare le attività produttive in alcuni stabilimenti, con un forte impatto sulle fatturazioni e sulle immatricolazioni in Italia ed all’estero.

“Il settore automotive italiano già fortemente in sofferenza viene ad essere ulteriormente penalizzato da questo fermo” prosegue il Lingotto che evidenzia come sia ”molto importante che la situazione si sblocchi in tempi brevi, in modo da ripristinare il normale svolgimento dei servizi di trasporto e non compromettere ulteriormente i risultati del comparto automotive”.