Bimbo di due anni e mezzo trovato morto a Sant’Antioco

Sul suo corpo non ci sono tracce evidenti di violenze, ma la madre, sporca di sangue, ha chiesto aiuto ad alcuni vicini che hanno poi dato l’allarme. La donna, ferita a martellate alla testa, è stata soccorsa dal 118 e trasportata all’ospedale Sirai di Carbonia dove è ricoverata. I carabinieri, giunti nella casa a Sant’Antioco, nel Sulcis, stanno cercando il convivente della donna, che non è il padre del bambino. L’uomo, che si sarebbe allontanato a piedi dall’abitazione, è ricercato per tentato omicidio.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri della compagnia di Carbonia, la madre del bimbo, Daniela Sulas, di 23 anni, è stata aggredita dal convivente, Igor Garau, un disoccupato di 35, giovedì mattina nell’abitazione che i due condividono in via Calasetta 104. In camera da letto, appena sveglia e non vedendo il figlio, la donna ha chiesto al suo compagno “dov’è il bambino?” e si è sentita rispondere “è in cucina”. Quando ha raggiunto la stanza indicata, la ragazza è stata picchiata a colpi di martello da Garau, che è fuggito, lasciandola ferita e insanguinata.

Non è chiaro cosa abbia scatenato la furia dell’uomo, ora ricercato, né se sia coinvolto nella morte del piccolo. Poco dopo testimoni del vicinato hanno riferito a carabinieri e vigili urbani di Sant’Antioco di aver sentito la donna urlare disperata e di averla vista sporca di sangue.

Il bimbo, figlio di un altro uomo dal quale Sulas si era separata da poco, è stato trovato morto. Sul posto è intervenuto il medico legale che sta esaminando più accuratamente il corpo del piccolo, su cui non compaiono segni di violenza evidenti. Il pm che coordina le indagini è Maria Virginia Boi della Procura della Repubblica di Cagliari.