A Monza una targa per la calabrese Lea Garofano vittima di mafia

Nella sala consiliare del municipio di Crotone, nell’ambito delle celebrazioni dell’8 marzo, si è dato vita non alla solita iniziativa per l’8 marzo ma molto di più. Si è data lettura  del “Diario rosa” il forum promosso dal Comune pitagorico per dare voce al mondo femminile ricordando le “donne coraggio”, le tante che ogni giorno mettono a repentaglio la propria vita per riscattarela Calabriae liberarsi dal cruento nodo che è la violenza e la mafia. Tra le tante ieri sono state ricordate, anche con la recitazione di alcune poesie, Giuseppina Pesce, Maria Concetta Cacciola e Lea Garofano.

Sempre nella giornata di ieri, da Monza è pervenuta la notizia di una toccante iniziativa degli amministratori di quella città. Infatti con l’apposizione di una targa, il capoluogo brianzolo, vorrà ricordare Lea Garofano di Petilia Policastro, la testimone di giustizia uccisa e sciolta nell’acido proprio a Monza nel 2009. Martina Sassoli assessore alle Pari Opportunità del comune lombardo ha voluto dare sostanza all’appello lanciato dal sito d’informazione Daw-blog che chiedeva di segnalare il luogo dell’assassinio della donna calabrese nella zona di Sa Fruttuoso presso Monza.