Fabrizio Pioli, amava Simona Napoli per questo è stato ucciso

Innamorato della donna “sbagliata” perché sposata e madre, ma soprattutto figlia di un boss calabrese. Così lei si è ribellata al clan e lui ha pagato per la libertà della donna con la morte. Scenario del delitto d’onore la piana di Gioia Tauro, il profondo Sud, la Calabria terra di mafia. Lei è una giovane di 24 anni, Simona Napoli, sposata con un figlio di 4 anni, di Melicucco. Lui, la vittima, è Fabrizio Pioli, 38 anni, elettrauto di Gioia Tauro. Un delitto d’ onore per il procuratore di Palmi Giuseppe Creazzo, che ha chiesto ed ottenuto dal gip la custodia cautelare per il padre e il fratello della ragazza, Antonio e Domenico Napoli, 55 e 22 anni, accusati di omicidio e occultamento di cadavere. Avrebbero ucciso Fabrizio Pioli, un elettrauto di 38 anni, dopo un’animata discussione e avrebbero fatto scomparire il cadavere e la sua auto.

È stata la stessa Simona, con le sue ammissioni, a puntare il dito contro i propri congiunti, “ho visto mio padre puntare la pistola a Fabrizio”. I carabinieri hanno arrestato solo Domenico Napoli, che ha respinto ogni accusa, suo padre, invece, personaggio già noto alla magistratura, è riuscito a far perdere le tracce. Un atteggiamento che ha ancor di più insospettito gli inquirenti. Per Simona già dopo le sue prime dichiarazioni, fatte domenica scorsa, è scattato il piano di protezione con il trasferimento della donna in una località segreta. C’era il rischio, infatti, che potesse anche lei essere uccisa. La donna vive a Melicucco, un piccolo comune della Piana di Gioia Tauro. Da queste parti, le relazioni d’ amore clandestine, ancora oggi, si lavano col sangue. Simona però avrebbe potuto pagare con la vita anche la scelta di rivolgersi alla magistratura, subendo il ricatto dei propri genitori. Come è accaduto a Maria Teresa Cacciola, la collaboratrice di giustizia di Rosarno suicidatasi con l’acido muriatico dopo aver accusato i propri familiari di legami con la ‘ndrangheta. Quella tra Simona e Fabrizio era diventato comunque un amore vero. I due si erano conosciuti su facebook. Lei capelli biondi e fisico minuto, sposata con un giovane che attualmente si trova al Nord, madre di un bimbo di quattro anni, aveva allacciato un’amicizia con Fabrizio, un ragazzo molto conosciuto a Gioia Tauro. Un giovane con la testa a posto, gran lavoratore. I suoi amici dal 26 febbraio scorso, giorno della sua scomparsa, hanno continuato a sperare in un suo ritorno ed hanno organizzato diverse fiaccolate. Chattando in rete l’amicizia in poco tempo ha lasciato spazio all’amore. Il giorno della scomparsa Fabrizio Pioli con la sua Mini Cooper nera era andato a trovare Simona a casa sua. Era la prima volta che accadeva. L’abitazione della donna si trova vicina a quella dei suoi genitori che, probabilmente, avevano intuito qualcosa sulla loro frequentazione. Antonio Napoli ha quindi deciso di affrontare Fabrizio per intimargli di stare lontano da sua figlia. L’uomo ha atteso che l’elettrauto uscisse dall’abitazione della figlia e l’ha inseguito con la sua auto. Simona dalla finestra ha visto la scena e, forse intuendo cosa sarebbe potuto accadere, si è messa a sua volta in auto per cercare di fermare suo padre. La ragazza ha raccontato agli inquirenti di aver raggiunto il genitore nei pressi dello svincolo di Rosarno, sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria. “Ho notato mio padre con una pistola in mano discutere animatamente con Fabrizio” ha detto. La donna ha quindi deciso di proseguire verso Gioiosa Jonica, con lo scopo di denunciare quanto aveva visto ai carabinieri. Il giorno successivo Simona Napoli era già lontana dalla sua Calabria.