Deserto nel crotonese, soldi a disposizione ma mancanza di progettazione

Che sindaci dei Comuni del crotonese! Quanta loro fattività! Quale lungimiranza! Crotone ed alcuni Comuni del crotonese stanno dirigendosi verso il precipizio, senza che nessuno riesca a frenarne la velocità, nonostante vi siano state e vi siano (addirittura, ora, rafforzate) le premesse per poter arrestare questa folle corsa.

Ebbene, il Sindaco della nostra città, avv. Peppino Vallone, ha la disponibilità di un “tesoro nascosto”  –  vale a dire: la disponibilità di dodici miliardi di metri cubi di gas metano a prezzo devettoriato che avrebbe dovuto elargire alle imprese della zona industriale  –  ma non provvede nè a promuovere una campagna pubblicitaria per indurre imprese extra regionali ad investire nella nostra zona nè a cercare di ottenere che di quel metano ne possa beneficiare la popolazione di Crotone.

E, poi, le royalties! L’altra sera il nostro beneamato Sindaco, nel corso di una trasmissione televisiva, ha dichiarato, piuttosto con rabbia, che, nel corso dei sei anni della sua amministrazione, non ha visto un euro delle tante discusse royalties.

Ma a dare una sonora risposta all’avv. Peppino Vallone sul perchè è stata la Seconda Commissione della Regione Calabria, la quale, martedì scorso, ha tentato il colpo di modificare l’art. 3, commi 1 e 2, della Legge n. 287 del 12.12.2008 con la quale vengono concesse le royalties. a Crotone e ad alcuni Comuni viciniori, dato che non vengono presentati i progetti per poterne usufruire. Infatti, il Consigliere regionale Achille Labrini ha testualmente affermato che : “la necessità di abrogare l’art.3 della suddetta legge nasce dal fatto che i Comuni hanno difficoltà (perchè non dire chiaramente la “incapacità”?) nel presentare progetti”.

Pertanto, di ben tre annualità (2004 – 2005 e 2006) non si sa dove siano andate a finire le royalties. “E le risorse finanziarie – viene testualmente precisato – per realizzare l’accordo di programma quadro sono le royalties accumulate dal 2007 al 2011, la cui erogazione verrà dilazionata nel tempo e resa disponibile con gli attuali vincoli di finanza pubblica”.

E dato che i vincoli di finanza pubblica è oramai onnipresente avremmo potuto dire “Addio royalties” se non fosse venuto in soccorso il consigliere regionale dott. Emilio De Masi a presentare un emendamento tendente a cancellare questa infausta clausola.

Una vergogna! Un’autentica beffa! Disponevamo di denaro, e continuiamo a disporne, e non abbiamo provveduto e nè provvediamo ad utilizzarlo perchè non presentiamo i progetti.

In altra occasione, abbiamo sostenuto una simile necessità, ricordando un Comune di una zona terremotata, anni or sono, il quale aveva ottenuto pochissimi danni, ma moltissimi palazzi risultavano, però, ristrutturati. Un cronista che si meravigliava di ciò ha ottenuto la seguente risposta dal Sindaco: “Abbiamo presentato i progetti. E’ nostra abitudine, a differenza di colleghi i cui Comuni hanno subìto maggiori danni, presentare sempre dei progetti”.

Ecco dove sta il “segreto”, ma segreto non dovrebbe risultare per chi si fregia della fascia tricolore, a capo di una comunità.

Ma, alle famose royalties, oggi giorno è possibile aggiungere altro denaro che provvederà a versare il Governo Centrale, in particolari circostanze.

Infatti, le Commissioni Bilancio e Industria del Senato, nei giorni scorsi, hanno provveduto ad approvare l’art. 16 del disegno di legge sulle liberalizzazioni, con il quale si concede, alle regioni che concorrono al fabbisogno energetico nazionale (petrolio, gas metano) “una quota delle risorse fiscali connesse alla produzione delle risorse minerarie, da destinare al finanziamento di un fondo per lo sviluppo delle infrastrutture e delle reti produttive nei territori in cui si realizzano impianti di idrocarburi”.

Quindi, sarà possibile  con le suddette risorse fiscali aggiuntive, finanziare progetti di sviluppo nell’area del crotonese.

Se neanche, in una simile e ghiotta occasione, il Comune di Crotone (e, perchè no?, la Regione ed i Comuni viciniori alla città ionica) non provvederà ad inserirsi con decisione e con validi progetti vuol dire che Crotone varcherà la soglia del precipizio.