Fabrizio Pioli, fiaccolata per chiedere la restituzione del corpo

Un migliaio di persone hanno partecipato ad una fiaccolata a Melicucco per chiedere la restituzione del corpo di Fabrizio Pioli, l’elettrauto scomparso da giovedi’ della scorsa settimana a Gioia Tauro nel Reggino. Tra i partecipanti, provenienti prevalentemente da Gioia Tauro, il padre, le sorelle e gli amici di Fabrizio.

L’uomo, secondo i magistrati della Procura della Repubblica di Palmi, è stato ucciso il giorno stesso della scomparsa ed il suo corpo occultato. Per il delitto è stato arrestato Domenico Napoli, di 22 anni, mentre suo padre, Antonio, è ricercato. I due, che vivono a Melicucco, sono il fratello ed il padre di Simona con cui Pioli si è incontrato prima di scomparire e con la quale aveva allacciato una relazione benché fosse sposata.

”Io sono Fabrizio” è la scritta stampata sulle magliette che indossano i partecipanti alla fiaccolata che si svolge per la prima volta a Melicucco, luogo dove il giovane è sparito. Tra i partecipanti ci sono i sindaci di Melicucco, Gioia Tauro e Polistena, Francesco Nicolaci, Renato Bellofiore e Michele Tripodi, e i parroci di Gioia Tauro e di Melicucco insieme al vicario generale della diocesi e responsabile di Libera, don Pino De Masi.

”Siamo qui – ha detto don De Masi – non tanto per esprimere solidarietà, ma per una presa d’atto della nostra responsabilità di non essere riusciti a costruire città libere, libere dai pregiudizi, città dove ci sia maggior rispetto per la vita delle persone e per le persone. Nello stesso tempo la nostra presenza vuole essere un impegno preciso a traghettare questi nostri territori verso la normalità. Un appello voglio fare a chi sa e non sta parlando perché dica come stanno le cose. Lo chiedo in nome di Dio e del rispetto della vita umana”.