L’Udinese sale ancora

I friulani vincono a Bologna, dapprima monetizzando un rigore su cui a lungo si discuterà, poi interpretando la ripresa, a difesa del gol di vantaggio, in modo ineccepibile, crescendo, cioè, nell’attenzione e nella reattività, infilandosi nelle pieghe del match, con cinismo e concretezza, per sfruttare le flessioni difensive ospiti. Con la spietatezza di chi è grande.

Gli squilli di Lecce, Siena e Atalanta richiedono una risposta immediata, ma il Bologna riceve una nobile del torneo, l’Udinese dell’ex Guidolin. La partenza è buona, il compito si complica quando Morleo fallisce un controllo di petto, non impossibile, in attacco, scoprendo i rossoblù al contropiede bianconero, specialità della casa. Perez aggancia Di Natale al limite dell’area in disperato ripiegamento. Fallo. Sulla linea o no, Mazzoleni non ha dubbi. E’ rigore.

Nella ripresa, la squadra di Guidolin difende il vantaggio, alzando la soglia dell’attenzione nella sua metacampo dove la rigorosa lettura tattica della sfida non dà un solo varco ai rossoblù. Il tutto in un clima arroventato, perché l’Udinese alza pure il livello dei contrasti, Pazienza si macchia di falli a ripetizione, senza che Mazzoleni ponga rimedio. Almeno così la pensa il Dall’Ara. Il Bologna dalle parti di Handanovic non si vede, e si scopre anzi alle repliche. L’ennesima incertezza di Morleo, esterno che fa bene la fadse offensiva ma non brilla in difesa, consente a Basta di presentarsi in area e di segnare un gol di rara bellezza, dribbling secco ad Antonsson e tocco sotto, elegante, per anticipare l’uscita di Gillet. Due a zero. Il Bologna è groggy, ma ha nell’anima le risorse morali degli ultimi grandi colpi. Così trova il graffio, dopo essere sopravvissuto a un mortifero contropiede, che Gillet, alla stregua di un centromediano, sventa sull’assalto di Fernandes. Sul cross di Morleo e la sponda di Di Vaio si avventa Kone e infila sotto misura. E’ l’unica sbavatura di una partita difensiva perfetta, dell’ospite. Che, memore di quanto è accaduto questa settimana su altri campi, leggi genova, vede bene di chiudere i giochi subito. Dura 3′ l’illusione felsinea. Fino a quando Floro Flores, uno che al Bologna ha fatto spesso male, scarica in porta l’ennesima strepitosa azione di Basta, chiusa con un traversone dal fondo: telecomandato. Tre a uno. Quando alla base rientrerà Cuadrado, Guidolin avrà davvero l’imbarazzo della scelta, sugli esterni, potendo contare sui più forti del campionato: Armero, Isla, Cuadrado e il Basta che ha spento un Bologna vivo.