Forza Nuova spedisce Fanta rosso sangue

I militanti calabresi di Forza Nuova hanno spedito due bottiglie di Fanta riempite con liquido rosso sangue, alle sedi centrali di Coca Cola Hbc Italia Srl a Milano e Coca-Cola Italia Srl con sede a Sesto San Giovanni. I plichi spediti da Catanzaro, sono accompagnati da un volantino ironico con su scritto. “Ma quale ‘ndrangheta?! … è stata la Coca Cola!”. Lo si apprende da una nota stampa i cui si spiega che “l’iniziativa di protesta è stata posta in essere per denunciare quanto segue. Rosarno è sgomento e in panico – si legge nel comunicato a firma di Davide Pirillo, segretario regionale di Forza Nuova in Calabria – dopo l’inchiesta della rivista inglese The Ecologist, che ha fatto emergere lo sfruttamento delle aziende agricole e di trasformazione del rosarnese, da parte di Coca Cola”.

“Per anni – continua Pirillo – la compagnia statunitense ha sottopagato il succo concentrato delle arance calabresi, usato per la produzione della Fanta, e che le industrie di spremitura a loro volta pagano ai produttori appena 0,08 centesimi, mentre il costo della manodopera per i produttori è stimato in 0,06. Una vera speculazione che ha costretto il settore e tutta la filiera a non avvalersi di manodopera italiana, per mantenere delle commesse importanti per evitare la chiusura. Questo in un territorio che economicamente offre poche alternative se non quello del fallimento e della disoccupazione. L’inchiesta ha portato alle luce che le aziende agricole per mantenere i costi imposti, non potevano pagare più di 20/25 € al giorno, obbligate così ad avvalersi di manodopera extracomunitaria e non sindacale, avviando un meccanismo perverso ed un doppio sfruttamento. Quello della disperazione degli immigrati e quello dei lavoratori italiani che non ha potuto usufruire del lavoro derivato, visto le misere retribuzioni. Adesso la The Coca-Cola Company (che non è nuova ad accuse di sfruttamento), impaurita dal nuovo scandalo ha deciso di abbandonare il territorio, con le conseguenze economiche facilmente prevedibili”.

“Forza Nuova da tempo aveva denunciato lo scandaloso salario non sindacale che rendeva i lavoratori italiani di Rosarno non competitivi. Infatti il nostro segretario nazionale, l’on. Roberto Fiore era accorso a Rosarno nei giorni della rivolta – concludono i militati di estrema destra – da dove aveva rilanciato la lotta al fianco sia dei disoccupati rosarnesi, ma soprattutto degli agricoltori vittime di un sistema e di una filiera sorda alle istanze del settore. Forza Nuova chiede al sindaco di Rosarno Elisabetta Tripodi, di avviare un esposto e di rendersi promotrice di class action (di cittadini, agricoltori ed imprenditori) contro la multinazionale, che ha creato danni enormi al territorio, alle aziende di trasformazione ed agricole, ai lavoratori italiani, tutto questo seminando solo ingiustizie sociali e condannando tutta la Piana di Rosarno al fenomeno indiscriminato dell’immigrazione clandestina di massa. La Coca Cola, finito di speculare, intende ora abbandonare ad un tragico declino economico e sociale questa importante realtà della provincia reggina. D’altronde come costume delle corporation americane che con diaboliche logiche neo liberiste e capitaliste, affamano ed abbandonano sempre i territori “spremuti” per delocalizzare dove si sfrutta meglio, o come in questo caso dove non ci siano riflettori accesi”.