Adunata fascista nella Capitale

Skinhead e camerati riuniti, sabato pomeriggio, nella sala di un’associazione culturale, a poche centinaia di metri dalle Mura Vaticane, per lanciare e presentare ufficialmente il loro “coordinamento europeo”, nel nome di Miki Mantakas. Allo studente greco di destra, assassinato a Roma nel 1975, è dedicato questo “primo incontro internazionale”, che ha l’obiettivo ambizioso della “riconquista dell’Europa”. L’assise nera è stata organizzata dal Movimento sociale per l’Europa, formazione di estrema destra ospitata nell’ex sezione dell’Msi Prati, in via Ottaviano 9, ma che è molto attiva sul web e che sta puntando a fare proseliti soprattutto fra i giovani. All’appello hanno risposto circa cento persone.

Sempre nel quartiere Prati, ma in via Cicerone, nelle stesse ore del convegno dell’MSE, Forza Nuova ha organizzato un altro incontro, al quale ha invitato il fondatore del movimento dei Forconi, Martino Morsello, titolo “Dalla rivolta popolare alla sovranità monetaria”.

Nella sala, davanti alla bandiera rosso-bianco-nera del partito (stessi colori della bandiera nazista), ci sono i temibili francesi di Troisième Voie (Terza via), un movimento di estrema destra noto per le sue posizioni anti americane, anti comuniste e antisemite. Lo guida Serge Ayoub, l’ex leader degli skinhead di Parigi. E non sono gli unici.

Sono state invitate anche delegazioni dei gruppi del Movimento sociale Repubblicano spagnolo, la cui ideologia è fondata sulla politica della destra sociale, con ispirazioni terzoposizioniste e del nazionalismo rivoluzionario. Ma non mancano i greci (di “Patria Hellas”), i belgi di “Euro-Rus” e una delegazione di “Corsica Patria Nostra”. Tra i relatori figura Luca Romagnoli, segretario nazionale della Fiamma Tricolore, arrivato a “benedire” le mire europeiste dei giovani fascisti romani. L’età dei partecipanti varia dai ragazzi minorenni, felpe con celtica in vista, agli ultracinquantenni. Alcuni skin si coprono la testa con berretti neri. Il saluto del legionario è quello più comune.

“L’Europa appartiene a noi” il titolo di un incontro, segnato anche dal desiderio di ricompattare la destra estrema italiana. Un concetto spiegato da Romagnoli. “L’immaginare come partecipare alle sorti della nostra nazione ha fatto prendere a tanti, in perfetta buona fede, delle strade diverse, che vanno rispettate. Con alcuni di voi magari siamo stati anche insieme in passato, chissà, forse torneremo ad essere ancora insieme perché credo che i sentimenti e le aspirazioni che abbiamo siano comuni”. “Noi speravamo nascesse un’altra Europa: un’Europa delle nazioni, un’Europa che si svincolasse da un giogo internazionale estraneo ad essa che imponeva e continua ad imporre delle regole, dei modi di vita ed una dipendenza politica strategica e militare che francamente noi non volevamo e continuiamo a non volere  –  ha aggiunto – Quando è caduto il muro di Berlino abbiamo creduto che l’Europa avrebbe potuto riguadagnare il suo ruolo di faro della civiltà che ha avuto per secoli, ma il controllo strategico dell’Europa occidentale è rimasto globalmente nelle mani degli Stati Uniti”.

L’Mse, intanto, ha già iniziato a lavorare alla riaggregazione di varie realtà della destra estrema romana. I loro manifesti sono stati affissi accanto a quelli di “Lotta Europea”, formazione con sede sempre in via di Ottaviano 9. Ma collaborano anche con “Roma-Nord”, che nella Capitale ha recentemente firmato alcuni blitz contro Equitalia e le banche. A queste ultime, un leitmotiv che gli estremisti di destra ripetono come un mantra, viene imputata una crisi che, adesso, è utilizzata come un collante per riunire e dare nuovo vigore ai neofascisti e alla loro campagna di proselitismo.