A Treviso si prostituivano mamma e figlia

Insieme alla madre a battere. E’ la triste storia di degrado familiare scoperta a Treviso. La madre ai domiciliari e la figlia affidata ad una comunità protetta. Sulla vicenda gli inquirenti si sono limitati a fornire i dati essenziali rilevando che quanto accertato ha fatto emergere un quadro di disagio familiare particolarmente drammatico. Le indagini sono iniziate lo scorso dicembre da alcune segnalazioni di cittadini che hanno riferito alla polizia di un consistente andirivieni di uomini in un appartamento dove non era escluso che a prostituirsi fosse anche una minorenne.

La squadra mobile ha così iniziato un’attività di accertamenti, con appostamenti, pedinamenti e poi anche di natura tecnica, come le intercettazioni ambientali. È stato così verificato che all’interno di un nucleo familiare, la madre si prostituiva coinvolgendo anche la figlia per una tariffa che variava tra i 60 e i 100 euro. Gli agenti, nel frattempo, hanno raccolto la testimonianza di una dozzina di clienti che hanno tutti confermato di essersi appartati con la ragazza, mentre la madre stava in una stanza accanto, della quale però non sapevano che era minorenne. La ragazza aveva riferito di avere più di 18 anni.

La giovane, secondo quanto scoperto dalla polizia, non avrebbe avuto rapporti completi con i clienti, praticando altri tipi di attività sessuale. I clienti avevano stabilito un contatto con la donna grazie a un numero di telefono pubblicizzato su un giornale di annunci, in cui però la ragazza era sempre coperta in viso. Dagli accertamenti svolti, la minore si sarebbe prostituita fin da quando aveva 15 anni.