Milano abusi sessuali in una scuola materna comunale

Il Tribunale del capoluogo lombardo ha aperto un’inchiesta che vede come vittime due minori, una bimba e un maschietto e che ha come indagata una donna, all’epoca dei fatti dipendente della scuola stessa. Il 31 gennaio scorso si è svolto l’incidente probatorio sotto la guida del pm Luca Gaglio e del gip Chiara Valori, durante il quale sono state confermate le circostanze degli abusi e sono emersi ulteriori particolari agghiaccianti. La prima denuncia è del 2 agosto. Una coppia di genitori milanesi si presenta nella caserma di carabinieri più vicina a casa, allarmata dalle confidenze che la loro figlia, di soli quattro anni, ha appena fatto, due giorni dopo che si è concluso il centro estivo organizzato dalla scuola materna frequentata. Carezze molto spinte, minacce, abusi che si svolgono nelle aule della scuola, dove ogni mamma è convinta che il proprio piccolo sia al sicuro. Inizialmente, non succede nulla. I genitori contattano la dirigente della scuola che cerca di minimizzare.

A metà settembre, però, durante un’assemblea convocata su altre questioni, alla presenza del vice sindaco e assessore all’Educazione Maria Grazia Guida, una mamma chiede chiarimenti sulla denuncia, perché la voce ha cominciato a circolare e a creare legittime preoccupazioni nelle famiglie. La Guida, che non era stata informata dalla dirigente della vicenda perché coperta da segreto istruttorio, cerca di approfondire e contatta la famiglia della bimba che ha subito gli abusi. Di lì a poco, un’altra mamma si presenta ai carabinieri per denunciare episodi analoghi che hanno avuto come vittima il figlio.

Le indagini dei carabinieri, attraverso diverse testimonianze di insegnanti e amministrativi della scuola, individuano nel giro di poco tempo la persona che poi viene formalmente indagata. La stessa persona che ha avuto occasione di accompagnare le bambine in bagno, che si è coricata con loro nella sala nanna al momento del riposo, quando le insegnanti erano altrove. La donna, più volte sentita dai carabinieri che raccolgono la sua e tutte le dichiarazioni in un faldone passato all’esame del Tribunale, firma nel frattempo il proprio prepensionamento.