Appalti in Calabria 5 arresti sequestrati 20 milioni

I carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria hanno eseguito un provvedimento emesso dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, nei confronti di 5 persone indagate per i reati di associazione di tipo mafioso, concorso in associazione di tipo mafioso e tentata estorsione aggravata dall’aver favorito un sodalizio mafioso. I 5 soggetti sono appartenenti e contigui alla ‘ndrangheta di due distinte articolazioni territoriali, operanti nell’area metropolitana e jonica, responsabili a vario titolo di associazione di tipo mafioso.

I cinque secondo quanto accertato nell’operazione “affari di famiglia” si erano infiltrati nel lavoro per la costruzione della strada statale 106 Jonica Taranto- Reggio Calabria. Il decreto di Fermo di Indiziato di Delitto eseguito dai Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo e Montebello Ionico, riguarda 5 appartenenti alle cosche “Ficara-Latella” e “Iamonte”, operanti nel “mandamento di Reggio” ed in particolare nei comuni di Reggio Calabria, Melito di Porto Salvo e Montebello Ionico.

Dalle indagini è emerso che le cosche si sarebbero infiltrate nella realizzazione delle opere di ammodernamento e di messa in sicurezza della SS 106, nel tratto compreso tra Reggio Calabria e Melito di Porto Salvo, più nello specifico tra i KM 6+700 e 31+600. Contestualmente all’esecuzione del provvedimento restrittivo i Carabinieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo di beni ritenuti patrimonio delle cosche “Ficara-Latella” e “Iamonte” per un valore complessivo di 20 milioni di euro circa emesso dalla Dda reggina.