Umberto Bossi scomunica Flavio Tosi

E’ il momento di “rottura” all’interno del partito del Nord. Le prossime amministrative di maggio possono segnare di fatto la scissione ufficiale tra maroniani e uomini del cerchio magico. Oggetto del contendere le alleanze e le candidature. Terreno di scontro la città di Verona dove il sindaco uscente Flavio Tosi ”non può fare una lista personale”. E’ stato nuovamente oggi il leader della Lega Umberto Bossi a ribadirlo parlando in Transatlantico alla Camera dei Deputati.

“Sì”, alle amministrative correremo da soli”. Lo conferma il Senatur. E a chi gli chiede della “minaccia” che la Lega aveva fatto di far cadere la giunta Formigoni in caso di mancato accordo col PdL, Bossi sottolinea che “il consiglio federale sta valutando cosa fare”. Del resto la posta in palio è ben più alta. A rischio Piemonte e Veneto dove alla Regione Lega ed PdL governano insieme con presidenti in casacca verde.

Tutto intorno il mondo leghista è in fermento tant’è che si parla con insistenza del debutto di “Grande Nord”, covato da Giancarlo Galan e Gianfranco Micciché, che potrebbe debuttare proprio alle amministrative veronesi. E che potrebbe essere il “gemello” di Grande Sud.  Ma si fa anche un gran parlare di una Lista Forza Italia alias Tosi pronta ad appoggiare il sindaco uscente a Verona. Sarebbe, di certo, una svolta clamorosa, e in fondo l’ammissione che il progetto di costruzione del PdL è morto e sepolto. Nel frattempo, tuttavia, gli uomini di Berlusconi dovranno cercare un candidato sindaco, ammesso che alla fine non si trovi comunque l’accordo.