Negato diritto di voto a 300 mila russofoni
Il voto al referendum in Lettonia contro il russo come seconda lingua ufficiale “non riflette la realtà”, poiché più di 300 mila cittadini russofoni sono stati privati del diritto di voto. Lo ha detto il ministero degli Esteri russo.
Dopo l’indipendenza da Mosca nel 1991, i russi che vivevano nel paese (un terzo dei due milioni di abitanti) avevano dovuto sottoporsi ad un test di lingua lettone per ottenere la cittadinanza. Quelli che non l’avevano superato erano stati definiti “apolidi”.