Arrestati in India i due marinai Massimiliano Latorre e Salvatore Girone
Sono i marinai della petroliera italiana coinvolta nell’uccisione di due pescatori indiani. I due fucilieri sono Massimiliano Latorre e Salvatore Girone. I due marò, accusati di aver ucciso due pescatori, “si trovano nel circolo ufficiali, dove sono stati condotti, e stanno rendendo la loro deposizione alle autorità locali, ribadendo la loro estraneità ai fatti”, afferma una fonte italiana vicina all’inchiesta. Gli italiani ribadiscono la loro originaria versione dei fatti e cioé di aver visto cinque persone armate e di essersi limitati a sparare dei “warning shots” cioé dei colpi di avvertimento in aria e in acqua, senza colpire l’imbarcazione. E’ il racconto che i protagonisti della vicenda hanno ripetuto, secondo quanto si è appreso, a tre ufficiali della Marina giunti dall’Italia per occuparsi del caso.
Le fonti ricordano che una delegazione italiana dei ministeri degli esteri, della difesa e della giustizia, è attualmente al lavoro in India, come concordato dal ministri degli esteri Giulio Terzi e S.M. Krishna, offrendo cosi “una cornice di riferimento diplomatica”, per garantire che al di là degli sviluppi legati all’atteggiamento della polizia locale, i due governi centrali “si muovano in maniera concordata”.
E’ già al lavoro la delegazione di alti funzionari italiani degli esteri, della difesa e della giustizia, giunta in India per il caso della petroliera italiana coinvolta nell’uccisione di due pescatori indiani. Obiettivo della missione, è “approfondire i diversi aspetti del caso e avviare una concreta collaborazione con l’obiettivo di stabilire la verità dei fatti oltre ogni dubbio”, insieme con le autorità indiane, come avevano indicato ieri fonti della Farnesina dopo una telefonata tra il ministro degli esteri Giulio Terzi e il suo collega indiano S.M. Krishna. Secondo fonti che seguono da vicino l’inchiesta, una delle preoccupazioni è che ci sia sempre una presenza italiana in tutte le diverse fasi della vicenda. In particolare, il console generale italiano a Mumbai, Giampaolo Cutillo, in stretto contatto con l’unità di crisi della Farnesina, è sempre presente accanto alla polizia di Kochi, e si trovava oggi a bordo della “Enrica Lexie”, ancorata nel porto della città dell’India meridionale. L’Italia, visto che l’incidente si è verificato in acque internazionali, ritiene che il caso debba essere gestito dalla magistratura italiana.