Sospetto playback per l’esibizione di Gigi D’Alessio e Loredana Bertè

Che nell’esibizione di ieri la voce della Bertè fosse assai rinvigorita rispetto al debole soffio rock delle serate precedenti non poteva sfuggire neanche all’orecchio più distratto. L’accusa è che la versione techno dance di Respirare, eseguita ieri sera con la complicità di dj Fargetta e una coreografia di decine di ballerini che hanno trasformato il palco dell’Ariston in una spiaggia di Ibiza, contenesse parti vocali in playback. La vicenda è emersa a tarda notte da entourage degli altri big in gara e una prima verifica non è stata possibile. Toccherà al direttore artistico Gianmarco Mazzi dipanare l’ennesima matassa. Ora dunque, il futuro di Loredana dipende ancora una volta dal regolamento. Perché per Respirare i problemi sono cominciati già prima del Festival, visto che la canzone era stata pubblicata su YouTube in anteprima (come si sa, il regolamento prevede che le canzoni in gara siano del tutto inedite), anche se poi prontamente cancellata. Scongiurata la squalifica, Gianni Morandi spiegò che quelli messi online erano solo pochi secondi di ritmica e che quindi la partecipazione della coppia (che ha suscitato la maggiore curiosità di questa edizione) non era pregiudicata. Nell’associazione Sanremo-Bertè il karma è negativo, non c’è che dire. L’ultima volta fu nel 2008, edizione condotta da Pippo Baudo, Loredana squalificata perché la sua Musica e parole venne accusata di plagio, poi confermato. Nel brano fu riconosciuta una vera e propria cover di una canzone di vent’anni prima,U ltimo segreto, di Ornella Ventura, scritta peraltro dagli stessi autori di Musica e parole, Alberto Radius e Oscar Avogadro. La cantante fu eliminata dalla gara e solo grazie al buon cuore di Pippo potè egualmente esibirsi nella serata prevista.