Non aumentare le tasse sulla nautica per salvare il settore

Criticità e punti di forza da sviluppare, per un settore importante per il Paese, da rilanciare a 360 gradi,  lasciandosi alle spalle falsi stereotipi e problematiche di lungo corso. Il diktat è passare dalle parole ai fatti, sfruttando al meglio le capacità a disposizione. E le varie associazioni del settore, che hanno partecipato all’incontro, si sono trovate tutte d’accordo sul fatto che bisogna sfruttare il momento, anche se non è dei migliori, per ricostruire ‘la cultura del mare’. Un punto di vista che ha trovato il consenso anche del Segretario generale Ucina, Martina Stella.

Nell’ambito del Big Blu, il Salone della nautica e del mare, inaugurato oggi presso Fiera Roma, il convegno ‘Salviamo la nautica, salviamo i natanti’, nel corso dell’Assemblea generale della nautica, ha fatto il punto in dettaglio  sul comparto.  In apertura, attenzione focalizzata sulla piccola nautica, “quella senza la quale la nautica in sè muore”, ha ricordato Lucio Petrone, coordinatore della tavola rotonda e che “deve rimanere esente da tasse”. “Se c’è l’evasione – ha continuato Petrone – è lo Stato che deve combatterla”. Rimanere uniti lasciando aperto un canale con le istituzioni è stato il filo conduttore delle proposte delle varie associazioni nel dibattito in sala. “Senza tralasciare l’aspetto finanziario, non di certo secondario, che va rinnescato”, ha rimarcato Roberto Bosi, Vicepresidente di Assonautica.

La proposta generale, scaturita dal briefing, che ha visto l’ok unanime del mondo associativo, è stata quella di ‘fare sistema’ tramite un tavolo di lavoro comune. “Una specie di lobby, nel senso positivo del termine, che possa guardare la nautica come settore positivo”, secondo il Presidente di Assonat Luciano Serra. “Creare un coordinamento fra utenti e operatori dei porti per avere come riscontro un impatto importante e sensibilizzare gli enti territoriali in un periodo come questo di forte crisi” è, invece, la proposta lanciata dal Consorzio Lazio Sirena. E Assonautica si è soffermata sul versante marketing in senso ampio: “rafforzare la promozione in termini di formazione ed informazione per proteggere il sistema Italia nella sfida globale è un’azione fondamentale”, ha ricordato.

Rilancio è stata la parola d’ordine anche di Pesca Sportiva, Assomarina e Federazionoe italiana Vela, mentre la Lega Mare italiana ha sottolineato una delle questioni più sintomatiche: “abbattere lo stereotipo della cultura della ricchezza legata alla nautica si può solo  fare facendosi conoscere”.

Ha concluso l’incontro il senatore Mauro Cutrufo, intervenuto nella veste di  Presidente dell’Associazione parlamentare Amici del Mare e della Nautica. “L’unione fa la forza”, ha detto. “Estendiamo l’interesse del settore ai diportisti e ai turisti. La nautica è una risorsa del Paese”.

Al tavolo di confronto istituzionale hanno aderito Fiv, Fipsa, Lega Navale, Assonautica, Assomarinas, Assonat, Sirena (Consorzio Sistema Integrato Regionale per la Nautica del Lazio di cui fa parte anche Cnl), Associazione Parlamentari Amici del Mare e della Nautica.