In manette a Rosarno Filippo Scordino

La Squadra mobile della Questura di Reggio Calabria, unitamente agli uomini del Commissario di Gioia Tauro, ha tratto in arresto Filippo Scordino, 61 anni, in esecuzione di un provvedimento dell’autorità giudiziaria del tribunale della città dello Stretto. L’ordinanza restrittiva è diventa esecutiva e definitiva dopo che la Corte di Cassazione aveva rigettato il ricorso dell’uomo avverso la stessa ordinanza, emessa il 2 novembre dello scorso anno, sempre dai giudici reggini. Fino all’esecuzione del nuovo provvedimento, Filippo Scordino era sottoposto alla misura della Sorveglianza speciale con obbligo di residenza nel comune di Rosarno.

Il 12 gennaio dello scorso anno Scordino era finito in carcere assieme al figlio Antonino di 32 anni. Il nome dell’arrestato era emerso nell’ambito delle indagini connesse all’operazione “Rosarno è cosa nostra 2″ della Squadra Mobile della questura reggina e di quella di Bologna che aveva portato in carcere diverse persone le quali, tra l’altro, ” al fine di escludere disposizioni di legge in materia di misure di prevenzione patrimoniale”, risultavano intestatari di beni di persone imparentate con la famiglia Bellocco.