Spari in mare alta tensione tra Italia ed India

Le autorità di New Delhi hanno denunciato che due indiani, un uomo di 50 anni e un altro di 21, che si trovavano a bordo al largo del porto di Kochi nel sud del paese, di un peschereccio sono stati uccisi ieri dagli uomini della sicurezza della petroliera italiana Enrica Lexie che li avevano scambiati per pirati.

La guardia costiera e la marina indiana stanno interrogando il capitano e l’equipaggio della Enrica Lexie, imbarcazione che fa parte della compagnia di navigazione Fratelli D’Amato. Il proprietario del peschereccio, Freddy Louis, ha detto a un’emittente indiana che la sparatoria non era giustificata e che quando sono partiti gli spari l’equipaggio stava dormendo ad eccezione dei due marinai uccisi. Il peschereccio, ha spiegato l’uomo, si trovava nelle acque territoriali indiane, al largo delle coste di Kerala, quando l’equipaggio della nave italiana ha aperto il fuoco, uccidendo due persone. Altri nove pescatori a bordo sono sopravvissuti. Secondo la Marina italiana, invece, “la versione è tutta ancora da verificare”. L’ambasciatore italiano a Nuova Delhi, Giacomo Sanfelice di Monteforte, è stato convocato dalle autorità indiane per far luce sulla sparatoria.

La Marina militare italiana ha reso noto che a bordo della Lexie erano imbarcati i fucilieri del Battaglione San Marco come nucleo di protezione militare sui mercantili italiani in navigazione in zone a rischio. “Al momento – spiega una nota la Marina – si può dire che l’atteggiamento del peschereccio era stato giudicato chiaramente ostile, tipico dei pirati. Le modalità di avvicinamento erano le stesse già seguite in operazione di abbordaggio, caratteristiche di quei mari. Un esempio su tutti: non hanno risposto ai segnali di avvertimento”.

Secondo il comunicato, i fanti di marina a bordo del mercantile “hanno messo in atto le procedure standard. Il peschereccio si è allontanato dopo la terza raffica di avvertimento, senza danni evidenti a bordo”. Da parte indiana, invece, è stato smentito che l’equipaggio del peschereccio fosse armato. “Non c’erano armi a bordo dell’imbarcazione”, ha dichiarato il capo dell’amministrazione del distretto di Kollam, P. G. Thomas. Gli spari sarebbero durati per due minuti finchè il peschereccio non si è allontanato. Il governo di Kerala ha deciso di indennizzare i familiari dei due pescatori con 300 mila rupie (oltre 4.600 euro). Il Golfo del Bengala, davanti alla costa meridionale dell’India, è stato teatro di numerosi attacchi di pirati nelle ultimi mesi, anche se meno violenti rispetto al Golfo di Aden.