Moody’s declassa ancora l’Italia di Monti

L’Italia non esce indenne dalla nuova ondata di valutazioni negative. Dopo il giudizio sul debito sovrano italiano, passato da A2 a A3, l’agenzia di rating annuncia l’abbassamento della valutazione relativa a numerosi enti locali di vari Paesi d’Europa. In Italia il downgrade riguarda le regioni Lombardia, Toscana, Umbria e Veneto, la provincia e il comune di Milano come pure quelli di Firenze, la provincia di Torino e la città di Venezia.

Ribassati anche i rating di varie regioni ed enti locali spagnoli, portoghesi e austriaci, nonché quello di varie società francesi, tra cui quelle ferroviarie.

Nella valutazione a lungo termine di Moody’s scende di un posto per Lombardia (A1), la città e la provincia di Milano (A2), la città di Firenze (BAA1), la provincia di Firenze e la regione Toscana (A3), la provincia di Torino (A2), l’Umbria (A3), il Veneto e la città di Venezia (A3).

Moody’s declassa o abbassa l’outlook di 114 istituti di credito di 16 Paesi europei. Le banche italiane coinvolte dalla revisione del giudizio sono 24. Poi ce ne sono 21 spagnole, otto austriache, dieci francesi, sette tedesche, otto danesi, sei portoghesi, nove britanniche, cinque svedesi, quattro slovene, due svizzere e una per Belgio, Finlandia, Lussemburgo e Norvegia.

Le azioni sui rating riflettono, afferma Moody’s, “la pressione combinata” derivante in primo luogo dall'”avverso e prolungato impatto della crisi dell’area dell’euro che rende il contesto operativo molto difficile per le banche europee”, in secondo luogo dal “deterioramento del merito di credito dei rating sovrani, che ha portato all’aggiustamento dei rating di nove Paesi lo scorso 13 febbraio” e infine dalle “sfide importanti” che dovranno affrontare le banche con “significative attività sui mercati dei capitali”. Queste difficoltà, secondo Moody’s, non riescono ad essere compensate dalla presenza di fattori positivi come il supporto offerto dai governi al sistema bancario e la politica monetaria accomodante.

Moody’s rivede anche il giudizio su nove gruppi assicurativi europei. Rating abbassato per Unipol, Generali, Mapfre, Caser e Allianz Spa a causa “degli investimenti e dell’esposizione operativa in Italia e Spagna”. Outlook rivisto per Allianz Se, Axa, Aviva a causa dell’indebolimento delle condizioni economiche e delle prospettive per l’Eurozona. Sotto osservazione per un possibile downgrade anche Scottish Widows, Clerical Medical e Sns Reaal.

Moody’s taglia il rating dell’Eni e delle Poste da A2 ad A3, mantenendo negative le prospettive, e rivede da stabile a negativo l’outlook di Finmeccanica. L’agenzia lega la decisione all’abbassamento del rating dell’Italia da A2 ad A3 di lunedì scorso. Tagliata anche la Cdp: per la Cassa depositi e prestiti il rating di lungo e breve termine è passato da A2/P-1 ad A3/P-2, con outlook negativo.