A Platì capitale di mafia un giudice per sindaco

E’ Romano De Grazia, ex presidente di Cassazione che ha deciso di correre in soccorso al comune aspromontano, un tempo patria dei sequestri di persona. A Platì nel Reggino non solo non durano le amministrazioni, ma anche l’ufficio del segretario comunale è vacante da anni perché nessuno fa domanda per svolgere le funzioni in questo comune. Il sindaco Michele Strangio che nel 2009 aveva vinto le elezioni, dopo che il Comune era stato sciolto per mafia, ci ha provato in tutti i modi a convincere i funzionari a trasferirsi a Platì, ma dopo 200 giorni di inutili trattative ha gettato la spugna e si è dimesso. Nessuno sembra prendersi cura di questo paese che dopo le dimissioni di Strangio è stato nuovamente commissariato.

A Platì si dovrebbe votare a maggio. Il condizionale è d’obbligo perché probabilmente, com’è successo negli anni ’90, nessuna lista sarà presentata. Il giudice Romano De Grazia, 71 anni, si è detto pronto a dare una mano alla comunità aspromontana. Da Lamezia Terme (CZ) sua città natale, a Platì. L’ex giudice ha anche pensato alla formazione della lista. Sarà composta da candidati in divisa e con il certificato di “pulizia” in tasca. Liste “soldato” le definisce De Grazia che è anche l’ideatore della legge Lazzati che vieta ai sorvegliati speciali di fare propaganda elettorale. La legge, entrata in vigore lo scorso anno, era stata presentata da diversi gruppi politici.